Assiterminal ha celebrato a Roma con il ministro Giovannini i suoi 21 anni (FOTO)
Roma – La presenza del ministro dei trasporti Enrico Giovannini, i 21 anni di Assiterminal e l’ombra del Gruppo Msc il cui strapotere in Italia è sempre più al centro delle crtitiche. Sono queste le tre ‘notizie’ della serata organizzata a Roma dall’Associazione Italiana Terminalisti Portuali presso la sede di Confitarma per suggellare la fresca […]
Roma – La presenza del ministro dei trasporti Enrico Giovannini, i 21 anni di Assiterminal e l’ombra del Gruppo Msc il cui strapotere in Italia è sempre più al centro delle crtitiche. Sono queste le tre ‘notizie’ della serata organizzata a Roma dall’Associazione Italiana Terminalisti Portuali presso la sede di Confitarma per suggellare la fresca adesione alla Federazione del Mare.
“Sono stati 21 anni importanti e particolari. L’associazione è nata da una frattura del mondo terminalistico portuale (dall’allora Assodocks, oggi Assologistica, ndr)” ha ricordato il presidente di Assiterminal, Luca Becce, evienziando che oggi Assiterminal vanta 81 associati nonostante l’anno scorso sia avvenuta “una diaspora verso una associazione che non è nuova ma è stata trasformata”. Una associazione “legata agli interessi di un singolo gruppo”. Il riferimento è chiaramene all’associazione Fise Uniport e il gruppo in questione è Msc contro il quale negli ultimi giorni proprio Assiterminal ha avviato una battaglia mediatica e politica contro l’estensione del Registro Internazionale delle navi e soprattutto contro l’ammissione dei servizi ancillari al trasporto marittimo agli sgravi fiscali.
Becce nel suo breve discorso ha aggiunto: “Il salto di qualità è avvenuto nel 2008 iniziando quel processo di crescita che ha portato dai circa 30 associati, del 2008, agli attuali 81 associati. Gli ultimi anni sono stati difficili, con la diaspora che nel 2019 ha ampliato il processo, già parzialmente in atto anche nella logistica, di trasformazione dell’associazionismo economico, sviluppando di fatto modelli aperti e trasversali accanto a altri modelli un associazionismo maggiormente caratterizzati dagli interessi di business branding “.
Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha recepito il messaggio chiaro lanciato da Becce ma nel suo intervento ha come sempre ‘volato alto’. Dapprima ricordando che nel 2001, mentre nasceva Assiterminal, lui era a Parigi a dirigere l’ufficio statistiche dell’Ocse, poi ha evidenziato come la guerra in Ucraina possa offrire all’Italia delle opportunità (perché “il Vecchio Continente non potrà non guardare a sud”) e infine ha preannunciato che nel prossimo Allegato al Def (Documento di Economia e Finanza) “troverete una tavola dove abbiamo provato a mettere insieme le varie modalità di trasporto on i rispettivi piani, investimenti e riforme”. Tutto qua. L’unico cenno all’attualità è stato a proposito della nomina di Giovanni Pettorino a consulente per coordinare la Conferenza nazionale di coordinamento delle Autorità di sistema portuale che continuerà comunque a essere presieduta dallo stesso ministro.
Prima dell’evento serale, nel pomeriggio, presso la sede di Confetra, si è tenuta l’Assemblea degli associati di Assiterminal per l’approvazione del bilancio e per fare il punto sulle numerose questioni aperte: regolamento concessioni, attuazione Pnrr, impatti conflitto ucraino sui traffici portuali, scenario crociere, sicurezza sul lavoro e concorrenza.
Ai festeggiamenti serali per i 21 anni di Assiterminal hano preso parte anche l’Amm. Nicola Carlone, alcuni parlamentari, rappresentanti di Confindustria, Confetra, Federazione del Mare, Assoporti, di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, dirigenti del Mims e di altri dicasteri, e molti presidenti di AdSP.
Il board dell’Associazione dei terminalisti italiani, confermato a ottobre dello scorso anno sta contribuendo fortemente, insieme allo staff e grazie alla formula ormai consolidata di partnership con professionisti e aziende che offrono la loro consulenza su temi specifici, alla vitalità dell’attività associativa e di rappresentazione del settore industriale della portualità. “Le aziende di Assiterminal occupano circa 4.000 persone, movimentano più del 60% dei container movimentati nei porti gateway italiani, il 65% delle tonnellate merci complessive, il 90% del traffico crocieristico per un valore complessivo di fatturati che si avvicina al miliardo di euro e un valore economico superiore ai 150 miliardi di euro” fa sapere l’associazione.
Fra i risultati ottenuti grazie a provvedimenti normativi ad hoc per le aziende associate e i lavoratori Assiterminal menziona (solo per citarne alcuni) “riduzione dei canoni concessori 2020/2021, ristori in legge bilancio 2020 e nel dl 121/21, due anni di proroghe delle concessioni, fondo prepensionamento lavoratori portuali e lavori gravosi”.
N.C.
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