Rfi ci riprova sullo Stretto: sul piatto 52 milioni ma per due traghetti dual fuel
Nella procedura varata dalla società è prevista comunque un’opzione per la costruzione di una terza unità
Dopo il fallimento della precedente procedura, andata deserta, Rfi ha deciso di dare avvio a una nuova gara per la costruzione dei suoi nuovi traghetti dual fuel Gnl/diesel – elettrico da impiegare sullo Stretto di Messina al servizio della controllata BluJet, rimettendo decisamente mano però ai termini del bando.
L’importo complessivo a disposizione è rimasto immutato rispetto a quello della edizione precedente ed è perciò pari a circa 52,19 milioni di euro (di cui 1,2 circa per i costi di progettazione), ma questa volta sarà destinato alla realizzazione di due mezzi e non tre. Un significativo rialzo, dato che si passa da un budget iniziale di 17,39 milioni a uno di 26 milioni per nave. Non è comunque esclusa la possibilità di far costruire anche una terza unità, dato che nel bando viene prevista anche per la società una opzione (da esercitarsi al costo di circa 22,579 milioni di euro).
Le unità saranno lunghe circa 50 metri e potranno trasportare 350 persone.
La data ultima per la presentazione delle offerte è il prossimo 30 settembre, mentre per quel che riguarda le tempistiche viene chiarito che l’esecuzione del contratto dovrà avvenire entro 1.200 giorni “naturali e consecutivi”, di cui 360 dedicati alla progettazione e 840 (dalla data di impostazione della chiglia) per il completamento della progettazione, fornitura ed approntamento alle prove di collaudo.
La necessità di un rinnovamento della flotta Rfi era stata al centro di una analisi condotta lo scorso anno dal Mims. Tra le azioni che la società aveva individuato per rispondere a questa esigenza, oltre alla costruzione di tre mezzi veloci dual fuel, c’erano anche la riqualificazione e ibridazione della nave Messina (in esercizio dal 2013), la consegna della nuova nave Iginia (entrata in servizio lo scorso novembre) e infine l’acquisto di una nuova nave da utilizzare per il trasporto di passeggeri, carrozze e carri ferroviari, merci pericolose e ferro-cisterne nello Stretto di Messina (Messina – Villa San Giovanni), e di carri ferroviari per il collegamento fra Sicilia e Sardegna (Golfo Aranci), da realizzarsi entro il 2025. Per questa unità Rfi aveva fatto sapere di star valutando l’approntamento di un nuovo bando, dopo che cantiere spagnolo Hijos de J. Barreras, vincitore del primo, lo scorso marzo aveva di fatto rinunciato al contratto non presentando entro i termini previsti la documentazione necessaria per l’aggiudicazione definitiva e vedendosela quindi revocare.
F.M.
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