Sommariva prova a riportare la pace fra autotrasportatori e terminalisti spezzini
L’accordo proposto da Adsp prevede livelli di servizio ma senza sanzioni per i terminal operator, digitalizzazione spinta e la rinuncia dei camionisti al surcharge. Fai apprezza ma chiede meccanismi compensativi
A un mese e mezzo dalla rottura, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di La Spezia Mario Sommariva sta tentando di porre fine alla guerra scatenatasi fra terminalisti e autotrasportatori.
Come è noto il motivo del contendere è la gestione dei flussi dei camion che trasportano container da e per i terminal, a dire degli autotrasporti inefficiente a loro esclusivo detrimento. Sommariva aveva provato con alcuni provvedimenti sperimentali ad introdurre un sistema di monitoraggio e a fissare alcune soglie di servizio, prevedendo incentivi per il loro rispetto e sanzioni in caso di violazioni.
Al momento di consolidare la cosa, però, il fronte comune di terminalisti, agenti e spedizionieri, ancorché attraverso lo strumento solo consultivo dell’Organismo di Partenariato, aveva fatto desistere Sommariva. La risposta dell’autotrasporto era stata durissima, con l’introduzione incondizionata di un surcharge da 150 euro al pezzo per ogni operazione nei terminal spezzini.
Dopo altre due o tre settimane di tensione, nei giorni scorsi Sommariva ha tentato una via di pacificazione, proponendo l’adozione di una nuova ordinanza.
Si propone in sostanza di adottare i “livelli di servizio” e la disciplina di consegna dei container vuoti già definiti nei mesi scorsi, ma rinunciando ad ogni meccanismo di incentivazione e sanzione. Inoltre Adsp da ottobre “ripristinerà il sistema di rilevamento automatizzato dei flussi di mezzi pesanti in ingresso e uscita dal porto” e monitorerà, fornendo i dati a soggetti accrditati che li richiedano, transiti e tempi di percorrenza attraverso un “sistema di boe telepass installate presso l’area di Stagnoni”. E, da gennaio, entrerà in funzione un sistema di monitoraggio satellitare dei flussi camionistici in arrivo dalle diverse direttrici autostradali che consentirà ad Adsp e terminal di “adottare le misure idonee a ridurre il rischio di congestioni ed accodamenti”.
A fronte di ciò le associazioni dell’autotrasporto si impegnano a revocare immediatamente il surcharge applicato ai viaggi da e per il porto spezzino, mentre Lsct, col supporto di Adsp e in coordinamento “con i soggetti operanti presso l’area retroportuale di Santo Stefano Magra, si impegna ad un utilizzo ottimale del retroporto in funzione di decongestionamento del terminal portuale, adottando perciò un coordinamento degli orari fra porto e retroporto, una miglior organizzazione in termini di mezzi e risorse umane impiegate, un maggior impiego della modalità ferroviaria”.
Domani è prevista una riunione delle associazioni dell’autotrasporto per valutare la proposta. Una prima reazione è arrivata dalla Fai Liguria, che “valuta positivamente”, ma chiede “la costituzione di un tavolo tecnico, da istituire fra tutte le parti in causa, compresa la Società Autostrade, per accelerare sia la verifica dei tempi operativi dell’autotrasporto al terminal Lsct, sia l’implementazione di una digitalizzazione condivisa di tutte le fasi di trasporto e scarico della merce nel terminal”. E, soprattutto, “individuata la causa effettiva dei ritardi, eventuali sistemi compensativi a carico di chi li ha generati”.
A.M.
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