Al porto di Gioia Tauro sbarca la novità assoluta del lavoro a intermittenza
Ottenuto il placet sindacale, il terminal Mct (gruppo Msc) lo applicherà ai lavoratori della Gioia Tauro Port Agency
La trasformazione della Gioia Tauro Port Agency in un’impresa per la fornitura di manodopera temporanea nello scalo, ex articolo 17 della legge portuale, è ancora alle viste, sicché per facilitare l’impiego degli iscritti ai suoi elenchi è stato trovato nel frattempo un escamotage.
“Stamattina, nei locali dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, l’AdSP, il terminalista Mct e le sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil, Sul e Ugl Mare hanno sottoscritto l’accordo sindacale per l’applicazione del contratto di lavoro a intermittenza agli iscritti nell’elenco della Gioia Tauro Port Agency” ha reso noto l’ente presieduto da Andrea Agostinelli, cui fa capo l’Agenzia, che, come a Taranto, la legge di bilancio del 2017 creò per coprire gli esuberi dei terminal di transhipment, rifinanziandone più volte negli anni l’esistenza. Le agenzie avrebbero dovuto provvedere alla ricollocazione del personale, ma tanto a Gioia Tauro quanto a Taranto il percorso sostanzialmente non si è compiuto.
Nel porto calabrese, tuttavia, si è deciso di puntare sulla trasformazione in un articolo 17 vero e proprio, l’istituto previsto appunto dalla legge per disciplinare la fornitura di manodopera temporanea nei porti, ritenendolo confacente alle esigenze dello scalo, ma ancora non si è arrivati alla quadra. Per questo motivo, spiega ancora la nota, “l’Autorità di Sistema portuale, socio unico dell’Agenzia Portuale, lo scorso febbraio ha modificato il relativo piano di chiamata, al fine di agevolare le imprese portuali e i terminalisti nella possibilità di utilizzo dei lavoratori. In quella occasione è stato così previsto, oltre al lavoro a tempo determinato, anche la forma di lavoro aintermittenza, che garantisce maggiore flessibilità e minore burocrazia per le chiamate dei lavoratori, che in questa prima fase riguarderà chi ha la qualifica di carrellista, con la possibilità di estenderlo anche agli altri”.
Per poter applicare questo istituto contrattuale, tuttavia, la legge, ove il Ccnl di settore non disciplini la cosa, prevede la necessità di stipulare un accordo in deroga con le organizzazioni sindacali: “A tale proposito, dopo una serie di incontri, che si sono svolti presso l’Autorità di Sistema portuale, che ha svolto il ruolo di mediazione, MedCenter Container Terminal ha trovato l’accordo con i sindacati per l’impiego di questi lavoratori, chiamati soprattutto nei picchi di lavoro che, in base ai trend storici del porto di Gioia Tauro, si intensificano nel periodo estivo”.
Soddisfazione è stata manifestata dal presidente dell’ente, Andrea Agostinelli, che ha evidenziato l’unicità dell’accordo a livello nazionale nel mondo della portualità: “Volevamo un accordo più ampio, ma l’impiego dei lavoratori dell’Agenzia portuale consentirà all’ente di poter svolgere in modo più adeguato l’istruttoria finalizzata a ottenere la trasformazione della Gioia Tauro Port Agency in impresa art. 17 comma 5. Di certo, la sottoscrizione dell’accordo è un messaggio positivo sia dal punto di vista della ricollocazione nel mercato del lavoro di soggetti che ne erano usciti, sia per la rinsaldata cooperazione tra le parti sociali e i datori di lavoro”.
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