L’outlook di banchero costa sul mercato delle navi cisterna
La società italiana di brokeraggio navale banchero costa ha appena pubblicato il suo ultimo outlook sul mercato delle navi cisterna per il trasporto di prodotti raffinati, quindi con portata lorda compresa fra 30.000 e 120.000 tonnellate (MR1, MR2, LR1 e LR2). Si tratta di un segmento di mercato che interessa molti armatori italiani. Banchero costa […]
La società italiana di brokeraggio navale banchero costa ha appena pubblicato il suo ultimo outlook sul mercato delle navi cisterna per il trasporto di prodotti raffinati, quindi con portata lorda compresa fra 30.000 e 120.000 tonnellate (MR1, MR2, LR1 e LR2). Si tratta di un segmento di mercato che interessa molti armatori italiani.
Banchero costa rileva come l’ultimo trimestre del 2019, che è stato molto positivo per i ritorni di queste navi, ha fatto sì che l’esercizio scorso si trasformasse da ‘piuttosto povero’ a ‘uno dei migliori del decennio passato’. Nonostante una lieve correzione a inizio 2020 i noli rimangono in media su livelli più elevati rispetto agli esercizi passati.
I traffici marittimi di prodotti petroliferi raffinati sono attualmente stimati in circa 850 milioni di tonnellate annue e la rotta Asia – Pacifico vale un terzo di tutto il mercato grazie al peso di Paesi esportatori come India e Corea. Gli Stati Uniti, però, sono il più importante esportatore netto di prodotti raffinati e suoi carichi sono diretti principalmente verso Europa, Sud America e in quote crescenti anche verso l’Estremo Oriente.
Ad oggi sul mercato sono attive 3.134 navi cisterna per un totale di 176,7 milioni di tonnellate di portata lorda: di queste 1.638 sono Medium Range 2, 729 sono Medium Range 1, 383 le LR1 e 384 le LR2. L’armamento italiano controlla il 3% di questa flotta mentre i greci (primi al mondo) il 16%.
Banchero costa sottolinea a proposito delle nuove costruzioni in arrivo sul mercato che l’orderbook rimane modesto per il periodo 2020-2022. Circa 5,7 milioni di tonnellate di portata lorda (per 101 navi) sono previste in consegna nel 2020, dopo le 152 nuove costruzioni (pari a 9,7 milioni di tonnellate di portata lorda) consegnata l’anno scorso.
Per quanto riguarda le demolizioni il 2019 è stato piuttosto debole, con 26 unità (pari a 1,3 milioni di Tpl) tolte dal mercato mentre nel 2018 le navi cisterna dismesse erano state 45 per 2,4 milioni di Tonnellate di portata.
Complessivamente, dunque, nel 2019 l’offerta di stiva è cresciuta del 5% rispetto all’anno precedente, nel 2020 la crescita dovrebbe scendere a un +2% così come la stessa percentuale è attesa per il 2021 secondo banchero costa (sempre in termini di tonnellate di portata). Il team di ricerca e analisi della broker house genovese si aspetta ritmi sostenuti di dismissione delle navi in futuro perché l’8% della flotta globale di cisterne ha più di 20 anni, il 19% ha fra 15 e 19 anni, mentre il 19% ha meno di 5 anni. Il rapporto fra l’orderbook e le navi attive sul mercato è attualmente del 6,8% in termini di tonnellate di portata lorda.
Fino al mese scorso il prezzo di navi MR2 nuove era di circa 35,5 milioni di dollari, in linea con i valori di un anno prima, mentre un’unità usata di 5 anni è valutata in media 29,8 milioni di dollari, dato in crescita del 9,2% rispetto a dodici mesi prima. Il time charter a 1 anno per queste unità MR2 a febbraio 2020 era di circa 15.200 dollari al giorno, un valore in crescita del 6,7% rispetto al 2019.
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