Crociere: Di Blasio traguarda per Venezia le 300 toccate nel 2023 e boccia la ‘soluzione Ncl’
Il trasbordo dei passeggeri con nave alla fonda è stata una sperimentazione che almeno nel prossimo futuro non si ripeterà
“Continuare a lavorare in modo integrato a un nuovo modello di crocieristica per il sistema portuale del Veneto”. Questo il messaggio lanciato dalla delegazione veneziana guidata dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale lagunare Fulvio Lino Di Blasio alla Fiera Seatrade Med che riunisce a Malaga tutti i principali attori internazionali del comparto e che vede un’importante presenza italiana coordinata da Assoporti.
“Venezia è tornata – ha dichiarato Di Blasio – e gli operatori del settore si rendono conto del gran lavoro fatto nell’ultimo anno per assicurare le 200 toccate che abbiamo registrato nel 2022 dopo il cambio totale di paradigma determinato dall’intervento del Governo che, nell’agosto del 2021, ha imposto una ridefinizione dei flussi di accesso delle crociere alla laguna. E l’anno prossimo faremo anche di meglio: stiamo lavorando per arrivare ad almeno 300 toccate”.
Il presidente della port authority veneta aggiunge che “l’obiettivo di una stazione marittima dedicata a Porto Marghera lo raggiungeremo, come definito dal cronoprogramma, nel 2026 ma, nel frattempo, abbiamo già assicurato alle compagnie, grazie anche alla collaborazione di tutta la comunità portuale, l’accesso a ormeggi alternativi che quest’anno hanno permesso ai turisti di scoprire, oltre a Venezia, anche la città Chioggia”.
Il sistema portuale del Veneto ha saputo reagire accogliendo navi da crociera fino a 335 metri di lunghezza che ora accedono alla laguna attraverso la bocca di porto di Malamocco, mentre quelle fino a 230 metri di lunghezza possono entrare anche dalla bocca di porto di Chioggia. Il tutto – sottolinea il presidente Di Blasio – in sinergia con il funzionamento del sistema di dighe mobili Mose e preservando il delicato equilibrio idrodinamico della laguna. Manutenzione dei canali e miglioramento dell’accessibilità nautica stanno andando di pari passo nel cronoprogramma delle attività commissariali; ricordo che è stato affidato il progetto per la caratterizzazione della qualità dei sedimenti per il Malamocco Marghera e Vittorio Emanuele e in esito allo studio idrodinamico condotto dal Danish Hydraulic Institute, si procederà ad affidare il progetto di fattibilità. Obiettivo sarà migliorare l’accessibilità agli scali dedicati alle crociere”.
Nei giorni scorsi sempre il presidente della port authority, a margine di un appuntamento pubblico in porto a Marghera, a proposito della soluzione sperimentale adottata da Norwegian Cruise Line lo scorso Luglio con lo sbarco dei passeggeri alla fonda fuori dalle bocche di Lido con conseguente trasferimento a Venezia via barca ha detto: “È stata una situazione particolare; l’autorizzazione era stata data dalla Capitaneria di porto perché la nave aveva chiesto e non trovato una possibilità negli ormeggi». L’operazione, però, nonostante sia stata condotta in sicurezza, secondo Di Blasio “non è una modalità prevista sui piani del 2023. Il fatto che i passeggeri arrivassero da una nave bianca ha destato attenzione, noi però lavoriamo a costruire banchine in modo sostenibile, si è trattato di una sperimentazione”.
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