La Ottavio Novella ha festeggiato “tre quarti di secolo di attività armatoriale”
Marco Novella, insieme alla figlia Valeria e al nipote Luca Stegagnini, hanno ricordato Eraldo Valle e festeggiato insieme a molti amici e colleghi la storia di un gruppo che ha fatto del low profile uno stile di vita
Genova – “Tre quarti di secolo di attività armatoriale”. Con questa frase si apre il piccolo libro celebrativo distribuito ai molti partecipanti che hanno preso parte alla serata organizzata presso il Galata Museo del Mare di Genova per il 75° anniversario della Ottavio Novella.
Di fronte a un’ampia platea di colleghi armatori, rappresentanti delle istituzioni e altri stakeholder dello shipping genovese, nel breve discorso tenuto da Marco Novella, con affianco la figlia Valeria e il nipote Luca Stegagnini, è stato ricordato in primis il fondatore Ottavio Novella, zio paterno di Marco e zio materno di Eraldo Valle, ma anche altri personaggi che in modi diversi sono stati vicini all’azienda come Riccardo Cosulich, Pier Luigi Ferrari e Franco Ardoino recentemente scomparsi.
Il riassunto di 75 anni di attività è stato affidato a un breve video emozionale nel quale sono state ripercorse le tappe della storia aziendale attraverso le rotte, le navi e le persone che hanno permesso alla Ottavio Novella di diventare l’azienda che è oggi, con il bunkeraggio portuale operato attraverso Ciane Spa e il trasporto di carichi liquidi con Calisa Spa.
Il ricordo dedicato a Eraldo Valle, con cui si chiude il libro stampato per l’occasione, spiega al meglio lo stile della famiglia e dell’azienda. Questi alcuni passaggi: “So quanto Eraldo tu fossi lontano dal solo pensiero di organizzare una celebrazione quale questa: avresti storto la bocca, emettendo un laconico ‘Ma nooo…’. Poi avresti forse finito, come spesso altre volte, per cedere le armi, ligio a quella tua filosofia di non entrare in conflitto con nessuno, di lasciare che gli altri facessero, di evitare battaglie essenziali per il bene dell’azienda. Ti saresti probabilmente rassegnato ad accettare questa ‘smania di apparire’: mi par di risentirle ancora queste parole, che ancora oggi un po’ mi dispiacciono, dato che anch’io ho forse finito complessivamente per accettare la tua filosofia del low profile, così ostinatamente, tipicamente, radicalmente genovese… Ma era in realtà ancor più la filosofia dello zio Ottavio: lui sì che apparteneva, impersonandolo a meraviglia, al tipico low profile ‘de Zena’, lui così schivo ad apparire, a mettersi in mostra, a farsi notare”.
Dopo una serie di ricordi personali, il ricordo dedicato al cugino Eraldo Valle firmato da Marco Novella si conclude così: “Ed io dopo tutti questi insegnamenti, ti ricompenso ora con questa celebrazione dei 75 anni che all’Eraldo degli ultimi anni non sarebbe per nulla piaciuta? Anzi, alla quale avresti detto di andare pure io, ché tu saresti rimasto a casa? Sì, lo faccio con serenità, con affetto, con gratitudine, sia verso di te che verso lo zio Ottavio. Perchè celebrare la vita di un’azienda famigliare, così intensamente vissuta da chi della famiglia fa parte, vuol dire celebrare la vita. Cosa che a te è riuscita benissimo…”.
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