Mezzo mondo chiude le porte ai marittimi italiani
L’avvicendamento di personale d’equipaggio di nazionalità italiana è praticamente resa impossibile dalle norme che diversi Paesi del mondo hanno adottato per limitare la diffusione del contagio da Coronavirus. Non è un caso che sempre più società armatoriali abbiano temporaneamente sospeso gli avvicendamenti chiedendo agli equipaggi già a bordo delle navi di prolungare il loro periodo […]
L’avvicendamento di personale d’equipaggio di nazionalità italiana è praticamente resa impossibile dalle norme che diversi Paesi del mondo hanno adottato per limitare la diffusione del contagio da Coronavirus. Non è un caso che sempre più società armatoriali abbiano temporaneamente sospeso gli avvicendamenti chiedendo agli equipaggi già a bordo delle navi di prolungare il loro periodo d’imbarco.
L’associazione di categoria Assarmatori sul proprio sito spiega che “l’emergenza da Covid-19 sta portando all’attuazione in tutto il mondo di misure straordinarie volte a contenere la propagazione del virus. Nello specifico contesto del settore marittimo – aggiunge – alcune di queste misure impongono delle restrizioni ai movimenti internazionali che ostacolerebbero, in particolare, la mobilità degli equipaggi di qualsiasi nazionalità”.
Al fine di fornire un quadro generale di questa situazione Assarmatori pubblica una tabella (riportata in fondo a questo articolo) con le misure poste dai vari Stati nei confronti dei marittimi provenienti dall’Italia. Il quadro descritto spiega perchè sia di fatto impossibile avvicendare marittimi italiani a bordo: fatto salvo il caso della Corea (che comunque esegue un test a chi entra nel Paese), in tutti gli altri Paesi del mondo l’ingresso degli italiani non è ammesso.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY