Angelo D’Amato (Perseveranza) prepara il ritorno all’attività armatoriale
Già avviata la ricerca di partner e capitali per avviare una nuova azienda che investirà in navi bulker carrier e tanker
Perseveranza Spa di Navigazione Spa si appresta a diventare Perseveranza Srl di Navigazione e questo sarà un passaggio formale all’interno di un più ampio e diverso disegno di ripartenza dell’attività armatoriale sotto la guida dei fratelli Umberto e Angelo D’Amato.
A confermarlo a SHIPPING ITALY è proprio quest’ultimo spiegando le ragioni della convocazione in assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di Perseveranza di Navigazione per affrontare, fra gli altri punti all’ordine del giorno, “le delibere inerenti e conseguenti successive al completamento delle attività previste ai sensi dell’accordo di ristrutturazione del debito ex art. 182 bis L.F”.
“Ci apprestiamo a chiudere definitivamente il capitolo della ristrutturazione del debito che ci è costato tanto in termini economici e umani ma ora pensiamo alla ripartenza cercando soci e soldi. Siamo oltre il pour parler con vari soggetti, famiglie e nuovi partner, per avviare una nuova realtà armatoriale” annuncia Angelo D’Amato, secondo il quale “oggi non si può fare a meno di avviare nuove iniziative insieme con altri soggetti”.
L’idea è quella di raccogliere capitali da diversi investitori e mettere a disposizione il know how e la struttura manageriale e tecnica ancora esistente in Perseveranza di Navigazione essendo quest’ultima società ancora oggi impegnata nella gestione tecnica di due navi passate nel frattempo a Dea Capital e poi a Navigazione Montanari. “Abbiamo sempre operato nel dry e nel liquid bulk per cui sono quelli i mercati a cui guardiamo per nuovi investimenti navali anche se ora è un momento di mercato ‘wait and see’. Per le navi cisterna in questo momento si può solo vendere mentre per le bulk carrier nei prossimi trimestri mi aspetto una correzione al ribasso dei noli per cui potrebbero presentarsi le condizioni per rientrare e finalizzare un nuovo acquisto” spiega l’armatore partenopeo. Che si dice però preoccupato dall’entrata in vigore delle nuove normative sugli indici di efficienza energetica che “penalizzano molto le bulk carrier, fino al paradosso che, rallentandone la velocità, alla fine per trasportare lo stesso volume di merce avrai più navi in circolazione. Le due navi che abbiamo in gestione sono gemelle e consegnate dal cantiere a pochi mesi di distanza una dall’altra: le simulazioni che abbiamo fatto ci dicono che una sarebbe oggi in compliance con le nuove regole e l’altra no perché impegnata in un traffico dove le attese in porto sono maggiori”.
Appuntamento dunque al 2023 con la nascita di un nuovo soggetto armatoriale e la ripartenza nello shipping della famiglia D’Amato insieme ad altri soci. “Vogliamo raccogliere molti capitali perché nella prossima esperienza l’intenzione è quella di avere poco debito o niente debito” commenta in conclusione l’armatore campano a riprova di quella che sembra essere stata una lezione imparata dopo la ristrutturazione finanziaria faticosamente portata a termine con Pillarstone Italy e Dea Capital.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY