La Regione Sardegna vara la nuova gara per i collegamenti con la Maddalena e Carloforte
Nella procedura appena varata l’ente ha deciso di ridimensionare i servizi notturni verso Portovesme
Non una procedura negoziata, possibilità che era stata ventilata qualche mese fa, ma ancora una gara pubblica. Questa è la modalità scelta dalla Regione Sardegna per il suo nuovo tentativo di individuare l’operatore (o gli operatori) a cui affidare i collegamenti con le isole della Maddalena e di San Pietro in regime di compensazione. Varato oggi, e in scadenza il prossimo 2 febbraio, il nuovo iter prevede ancora la suddivisione in due lotti, il primo relativo alla linea Palau-La Maddalena e il secondo per quelle Carloforte-Calasetta e Carloforte-Portovesme. Rialzato invece l’importo fissato per i due lotti a fronte di una durata del contratto che resta di 72 mesi (con eventuale proroga di 6), dato che il valore stimato della concessione, pure comprensivo della proroga, è di 32,557 milioni per il primo e di 91,6 per il secondo (contro importi rispettivamente pari a 29,963 e 84,522 milioni).
A modificare il quadro è però anche la presa d’atto della Regione della necessità di rivedere, razionalizzandolo, il programma di esercizio in particolare dei servizi notturni da e per Portovesme “in considerazione anche dei maggiori costi nascenti dallo straordinario incremento del prezzo del carburante”, portando soli due collegamenti, una riduzione alla quale lo stesso sindaco del comune di Carloforte ha però nelle scorse settimane espresso parere favorevole.
La nuova gara arriva dopo il fallimento (nessun operatore si era fatto avanti) della procedura precedente, al termine della quale l’assessore ai Trasporti della Regione Sardegna Giorgio Todde aveva fatto sapere che l’ente si sarebbe confrontato con Art per decidere se pubblicare un altro bando o approntare invece una procedura negoziata. In attesa della definizione e poi dell’espletamento della nuova procedura, i servizi – in capo al precedente concessionario Delcomar-Ensamar – sono stati prorogati fino al prossimo 31 dicembre. Dopo la conclusione con un nulla di fatto del precedente iter, la compagnia aveva spiegato le ragioni che l’avevano indotta a non parteciparvi, indicando tra queste proprio la “richiesta di numerose corse aggiuntive e di un nuovo servizio come il collegamento marittimo notturno sulla tratta Carloforte Portovesme, in assenza di un proporzionale aumento degli importi a base d’asta”; nonché “rigidi limiti contrattuali alla compensazione” di alcuni costi, gli “incrementi di costo che restano a carico del gestore” e la “predeterminazione dell’indice di calcolo della remunerazione del capitale investito” su “valori eccessivamente bassi”.
F.M.
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