Dal Ministero ok a norme semplificate per sbloccare gli investimenti nei porti
Da Roma arriva una prima apertura alle richieste avanzate dalle Autorità di Sistema Portuale di poter disporre di una corsia preferenziale per sbloccare le nuove opere con fondi già stanziati ma bloccate per autorizzazioni di spesa o per questioni burocratiche. Lo ha reso noto il Ministero dei trasporti con una nota inviata a seguito di […]
Da Roma arriva una prima apertura alle richieste avanzate dalle Autorità di Sistema Portuale di poter disporre di una corsia preferenziale per sbloccare le nuove opere con fondi già stanziati ma bloccate per autorizzazioni di spesa o per questioni burocratiche.
Lo ha reso noto il Ministero dei trasporti con una nota inviata a seguito di una nuova riunione con i presidenti delle port authority italiane finalizzata a individuare “misure di carattere economico e organizzativo volte al contenimento delle ricadute negative e alla rapida ripartenza dell’economia del mare” si legge.
In particolare sul tavolo c’era il tema degli interventi di sostegno finanziario e di rilancio dei porti e delle imprese che operano nei porti. “A questo proposito, su proposta del ministro, si è scelto di procedere con l’istituzione di un gruppo di lavoro congiunto (Mit e Autorità di Sistema Portuale) per il rapido utilizzo di risorse già disponibili, ma non ancora nelle condizioni di essere spese” scrivono dal dicastero romano. Per poi aggiungere che “al più presto tali risorse devono essere rese accessibili grazie a norme semplificate per la realizzazione delle infrastrutture, finalizzate al progetto di rilancio del sistema economico del mare”. Par di capire, dunque, che siano in arrivo provvedimenti normativi ad hoc per semplificare l’avvio di nuove opere già approvate e finanziate nei porti.
Il presidente del sistema portuale veneto, Pino Musolino, ha quantificato in 1 miliardo di euro questi investimenti infrastrutturali pronti a partire ma rimasti finora in stand-by.
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