Grendi vuole formalizzare la sua espansione al porto canale di Cagliari
Pubblicata l’istanza di Mito per aumentare del 70% l’area a disposizione nel terminal container del caopoluogo e fruire di altri 270 metri di banchina (entrambe già anticipatamente occupate)
Dopo aver ottenuto nel luglio scorso l’anticipata occupazione, Mito – Mediterranean Intermodal Terminal Operator ha formulato all’Autorità di Sistema Portuale della Sardegna un’istanza per il rilascio di una concessione vera e propria su una seconda porzione del terminal container del porto canale di Cagliari.
La società terminalistica facente capo al gruppo Grendi dal luglio 2021 è divenuta concessionaria per quattro anni di un’area di 84.500 mq, dotata di banchina da 350 metri lineari, parte dell’ex terminal Cict. Dopodiché nei mesi scorsi “stante l’intensificarsi del traffico marittimo nel Porto Canale di Cagliari e della connessa attività terminalistica, stante l’urgenza di soddisfare la relativa domanda in costante aumento”, ha chiesto all’ente di ampliarsi su altri 60mila mq e di poter fruire di altri 270 metri lineari di banchina.
Così a luglio, vista l’urgenza, l’Adsp ha provveduto all’anticipata occupazione, pubblicando pochi giorni fa l’istanza per l’ampliamento della concessione (sempre quadriennale, anche perché resta fermo il mandato del Comitato al presidente dell’ente Massimo Deiana a cercare un soggetto interessato all’intero compendio).
I dettagli del piano di impresa (“programma operativo, volumi previsti, investimenti previsti, programma occupazionale”) non sono stati resi noti, ma nell’avviso si specifica che Mito “dovrà assumere preliminarmente, compatibilmente con la propria organizzazione tecnica e aziendale, tutto il proprio personale tra i soggetti iscritti negli elenchi” della Kalport, l’agenzia portuale nata pochi mesi fa nello scalo del capoluogo proprio al fine di ricollocare gli ex lavoratori di Cict.
L’istanza riguarda inoltre altri 8mila mq retrostanti la banchina, “da destinare ad assistenza tecnica per i propri mezzi e di altri operatori economici svolgenti la propria attività presso il Porto Canale, a condizione che venga raggiunto un accordo con il Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari – Cacip, di cui è in itinere la richiesta di consegna dei medesimi spazi”.
A.M.
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