Tirrenia in A.S. ottiene un secondo sequestro milionario contro Moby-Cin
Com’era prevedibile, Tirrenia in Amministrazione Straordinaria ha ottenuto dal Tribunale di Roma un secondo sequestro conservativo nei confronti di Compagnia Italiana di Navigazione per un ammontare pari a 60 milioni di euro, cifra equivalente alla seconda rata per l’acquisto di Tirrenia che il Gruppo Moby avrebbe dovuto pagare (ma non l’ha fatto) ad aprile del […]
Com’era prevedibile, Tirrenia in Amministrazione Straordinaria ha ottenuto dal Tribunale di Roma un secondo sequestro conservativo nei confronti di Compagnia Italiana di Navigazione per un ammontare pari a 60 milioni di euro, cifra equivalente alla seconda rata per l’acquisto di Tirrenia che il Gruppo Moby avrebbe dovuto pagare (ma non l’ha fatto) ad aprile del 2019. A inizio marzo, con un provvedimento simile, i commissari straordinari di Tirrenia avevano ottenuto dallo stesso tribunale un sequestro conservativo fino a 55 milioni di euro che successivamente è stato eseguito sui conti di Cin, salvo poi trasferire questa misura cautelare sulle navi dopo il vertice convocato dai Ministeri dei trasporti e dello Svilupo Economico a seguito della paralisi operativa di Tirrenia.
La notizia di questo secondo sequestro, che dovrà essere poi concretamente eseguito dai commissari straordinari dell’ex compagnia di navigazione pubblica, è stata rivelata da Ship2Shore. A seguito della tregua concordata recentemente a Roma da Moby e da Tirrenia in Amministrazione Straordinaria è probabile che la misura venga applicata anche in questo caso agli asset della società piuttosto che ai conti correnti per non paralizzarne l’attività (in larga parte composta da trasporti marittimi su rotte sovvenzionate dallo stesso Stato). A questo proposito, però, IlSole24Ore proprio oggi evidenziava il fatto che sulle navi della flotta Moby e Tirrenia gravano già ipoteche di primo grado in favore degli istituti di credito e degli obbligazionisti.
Va ricordato infine che, oltre a queste prime due rate, ce n’è ancora una terza da 65 milioni in scadenza nel mese di aprile del 2021 che difficilmente verrà saldata considerando che il Gruppo Moby recentemente ha dichiarato il default sul rimborso del prestito bancario e della cedola sul bond emesso e quotato alla Borsa del Lussemburgo.
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