Gli ottimi risultati di Hapag Lloyd e One non sfuggono all’inversione di tendenza dei container
Performance finanziarie record nel 2022 per i tedeschi, ma nel quarto trimestre i noli hanno cominciato una costante discesa e i costi un’impennata. Ancora peggio è andata ai giapponesi
Il 2022 è stato un anno record per Hapag-Lloyd o quantomeno lo è stato per il suo Ebit, cresciuto a 18,5 miliardi di dollari rispetto agli 11,1 miliardi dell’anno precedente. Ma il quarto trimestre ha visto i noli cominciare a scendere e i costi a salire.
Malgrado abbia movimentato lo stesso volume di Teu, 2,9 milioni, infatti, Hapag, pur registrando una tenuta maggiore rispetto ad altri liner, ha chiuso l’ultima frazione dell’anno con un fatturato di 8 miliardi di dollari, in calo rispetto agli 8,4 miliardi del quarto trimestre del 2021. Cosa che non ha comunque impedito di chiudere l’anno con 36,4 miliardi di dollari contro i 26,4 miliardi del 2021, grazie ad una tariffa media 2.863 dollari per teu, pari al +43% rispetto ai 2.003 dollari del 2021.
La tendenza tuttavia è chiara, dato che nel quarto trimestre la tariffa media del vettore è crollata del 15% rispetto al terzo trimestre, passando a 2.625 dollari per Teu da 3.106 dollari per Teu, a causa del crollo delle tariffe del mercato spot e delle pressioni sulle tariffe contrattuali. Un andamento che il gruppo sta provando a contrastare con il rafforzamento delle attività terminalistiche e terrestri. Oltre all’operazione sul gruppo genovese SpinelliHapag-Lloyd ha annunciato di aver acquisito una partecipazione del 40% nel fornitore indiano di terminal e trasporti interni JM Baxi Ports & Logistics. E ha inoltre concordato l’acquisizione di una partecipazione nelle attività terminalistiche della cilena SM Saam e ha partecipazioni nella struttura JadeWeserPort di Wilhelmshaven, nel Container Terminal Altenwerder di Amburgo, nel Terminal TC3 di Tangeri e nel Terminal 2 in costruzione di Damietta, in Egitto.
Tornando ai risultati del core business, peggio è andata ad alcuni competitor. Dopo nove trimestri consecutivi di crescita, nel quarto trimestre del 2022, corrispondente al terzo trimestre dell’esercizio finanziario 2022, la compagnia giapponese One – Ocean Network Express ha registrato un sensibile calo del fatturato, con ricavi che si sono attestati a 6,25 miliardi di dollari, in diminuzione del -24,9% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio finanziario precedente. In flessione, dopo un lungo periodo di crescita, anche le altre principali voci del conto economico del periodo ottobre-dicembre scorso, con un Ebitda che è stato pari a 3,06 miliardi di dollari (-42,1%), un Ebit di 2,73 miliardi (-45,6%) e un utile netto di 2,77 miliardi di dollari (-43,4%). In riduzione sono risultati anche i volumi di carichi trasportati dalla flotta della compagnia, trend negativo che peraltro era in atto già nei quattro trimestri precedenti. Nell’ultimo trimestre dello scorso anno le navi hanno trasportato 2,65 milioni di Teu, con una contrazione del -9,9% sullo stesso periodo del 2021.
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