Ferrante (Mit): “Siamo al lavoro per rimettere a gara la Civitavecchia – Arbatax – Cagliari”
Il sottosegretario esclude un’interruzione del servizio il prossimo 22 marzo perchè ricorda che il Governo ha la possibilità di prorogare la convenzione con Grimaldi per 6 mesi
“In relazione al collegamento marittimo Civitavecchia – Arbatax – Cagliari, e alla luce della grande rilevanza pubblica che lo stesso riveste per assicurare la continuità territoriale con la Sardegna, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è al lavoro per evitare l’interruzione dei servizi su tale linea. Per quanto noto, si stanno predisponendo gli atti di gara per addivenire al più presto alla pubblicazione del nuovo bando per l’affidamento del servizio”.
Lo ha annunciato, in una nota, Tullio Ferrante, sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti intervenendo in merito al collegamento i cui biglietti non possono essere prenotati dopo il 22 marzo, data nella quale scade l’attuale convenzione pubblica affidata a Grimaldi Group a settembre del 2021.
“Nelle more del nuovo affidamento, e dunque dell’individuazione del nuovo concessionario, ci si potrà avvalere della possibilità di proroga contrattuale per un massimo di sei mesi, già prevista dalla normativa” ha spiega l’esponente del Governo, aggiungendo che “il Mit, e io per primo, resteremo vigili e sensibili rispetto all’operatività del collegamento, al fine di garantire la continuità territoriale marittima da e per la Sardegna, scongiurando dunque disagi alla popolazione interessata”.
Più precisamente risale al mese di marzo dello scorso anno l’aggiudicazione a Grimaldi della nuova gara bandita dal Ministero per la rotta Civitavecchia – Arbatax – Cagliari e il relativo trasporto di merci e passeggeri da e verso l’isola con frequenza trisettimanale del servizio e due scali intermedi nel porto di Arbatax in ognuna delle due direzioni. Sulla linea è stato finora impiegato il traghetto ro/pax Catania che può trasportare oltre 2.200 metri lineari di merci rotabili e fino a 955 passeggeri.
Il bando di gara per assegnare questo rotta in convenzione prevedeva appunto una durata annuale e Grimaldi se l’era aggiudicato con un ribasso di oltre il 15% sui 13,069 milioni che erano stati fissati come compensazione ribassabile (la differenza tra ricavi attesi e costi operativi) a base d’asta. Complessivamente la concessione prevedeva un valore massimo (inclusi premialità per circa 261mila euro e ulteriori 6,534 milioni in caso di proroga tecnica, comunque non superiore a 6 mesi), di 19,865 milioni di euro, cui il dicastero era pervenuto stimando spese operative per 21,746 milioni, calcolate tra le altre cose sulla base di una tariffa per il carburante Lsfo di 590 euro/tonnellata.
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