Una settimana per depositare osservazioni sul passaggio di Tdt a Msc
L’Antitrust avvia la procedura di verifica della concentrazione relativa all’acquisizione del terminal livornese da parte del colosso svizzero
Ci sarà tempo fino a venerdì prossimo per inviare all’Autorità garante della concorrenza e del mercato osservazioni sul passaggio di Tdt – Terminal Darsena Toscana a CSM Italia – Gate S.p.A, società facente capo al gruppo svizzero Msc.
Lo rende noto il provvedimento con cui l’Antitrust ha avviato oggi la procedura di verifica della concentrazione che potrebbe scaturire dall’operazione. Che erano stati i diretti interessati a notificare al garante (l’obbligo ricorre solo quando il fatturato totale realizzato a livello nazionale dall’insieme delle imprese interessate sia superiore a 492 milioni di euro e qualora il fatturato totale realizzato individualmente a livello nazionale da almeno due delle imprese interessate sia superiore a 30 milioni di euro), condizionando il perfezionamento della compravendita al suo placet.
Dopo che, poche settimane fa, l’Antitrust ha dato il via libera all’acquisizione da parte del gruppo Msc del controllo pieno del Tmt – Trieste Marine Terminal dimenticandosi che il gruppo controlla anche un terminal a Venezia, sarà interessante capire come il garante considererà il fatto che, oltre al pieno controllo di Terminal Bettolo a Genova, di Roma Container Terminal a Civitavecchia, dei terminal Soteco e Conateco a Napoli, del Mct di Gioia Tauro e alle quote del 40% di Terminal Rinfuse Genova e di La Spezia Container Terminal, in aggiunta a svariati presidi nell’Italia adriatica, il gruppo elvetico possiede già nello scalo labronico il 50% del capitale del terminal Lorenzini.
Nessuna valutazione, in senso concorrenziale, sarà invece effettuata dall’Autorità di Sistema portuale toscana, cui l’articolo 18 riscritto dalla legge sulla concorrenza che ha rimosso, date certe condizioni, il divieto di cumulo delle concessioni, ha demandato la verifica “dell’impatto sulle condizioni di concorrenza” di operazioni di concentrazione solo in caso di assentimento di una nuova concessione. Nel caso, come quello di specie, di subentro, invece, l’ente portuale dovrà, sulla base del nuovo regolamento varato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’autorità, verificare solo “l’eventuale incidenza della modificazione della compagine societaria sull’attuazione del programma degli investimenti e delle attività presentate dal concessionario, nonché sul relativo piano economico-finanziario”.
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