Caronte&Tourist resta esclusa dai bandi per le isole minori siciliane
Il Tar ha respinto la richiesta di sospendere il provvedimento della Regione. Udienza di merito fissata a maggio
L’esclusione di Caronte&Tourist dal bando della Regione Siciliana per i collegamenti ro-pax con le isole minori non è un danno “grave ed irreparabile”.
Lo ha messo nero su bianco l’ordinanza con cui la sezione di Catania del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia ha respinto la richiesta dell’armatore di sospendere il provvedimento con cui l’ente regionale lo aveva escluso per inadeguatezza della flotta, malgrado fosse l’unico offerente, dalla procedura per l’affidamento del servizio, per poi avviare con la stessa compagnia una negoziazione per altri 7 mesi di proroga (in aggiunta agli ultimi due anni).
“Il pregiudizio derivante dai provvedimenti impugnati – avevano scritto i legali della società armatoriale – è grave e irreparabile perché per effetto dell’esclusione Caronte&Tourist Isole Minori si vede preclusa anche solo la chance di potersi aggiudicare la gara per il Lotto I Eolie. In assenza della sospensione del provvedimento di esclusione e della conseguente riammissione di Ctim, infatti, l’Assessorato non potrà che procedere alla pubblicazione di un nuovo bando, dato che l’odierna ricorrente era l’unica partecipante alla gara. A sua volta, l’indizione di una nuova gara: (i) impedirebbe a Ctim di conseguire il bene della vita cui aspira, ossia la possibilità di ottenere l’affidamento di una commessa di rilievo strategico per la propria attività imprenditoriale e rispetto alla quale, come si confida di aver dimostrato, ha tutti i requisiti per poter divenire aggiudicataria; (ii) costringerebbe la ricorrente a proporre altre impugnazioni avverso i nuovi atti di gara, con il proliferare di ulteriore contenzioso”.
In attesa dell’udienza di merito sul ricorso per l’annullamento dell’esclusione, fissata per il 25 maggio, i giudici hanno però ritenuto che “il danno paventato, riconducibile nella sostanza a profili eminentemente patrimoniali, attesa l’assenza di elementi di danno che non siano eventualmente ristorabili all’esito della fase di merito, non integrerebbe comunque un pregiudizio grave ed irreparabile tale da giustificare un provvedimento di sospensione”. L’esclusione di Caronte per ora resta valida.
A.M.
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