Wärtsilä sente già l’effetto negativo del coronavirus sui conti
Il duro impatto che l’emergenza coronavirus sta avendo sullo shipping inizia a lasciare traccia anche sulle aziende dell’indotto e quindi sui fornitori. Nei primi tre mesi del 2020 il fatturato netto del gruppo finlandese Wärtsilä Corporation è ammontato a 1,17 miliardi di euro, con un incremento del 2% sullo stesso periodo dell’anno scorso, di cui […]
Il duro impatto che l’emergenza coronavirus sta avendo sullo shipping inizia a lasciare traccia anche sulle aziende dell’indotto e quindi sui fornitori. Nei primi tre mesi del 2020 il fatturato netto del gruppo finlandese Wärtsilä Corporation è ammontato a 1,17 miliardi di euro, con un incremento del 2% sullo stesso periodo dell’anno scorso, di cui 759 milioni di euro generati dal solo segmento marittimo (+9%). L’utile operativo, però, ha registrato una flessione del -43% scendendo a 52 milioni di euro, con un apporto di 41 milioni di euro da parte del segmento Marine (-29%). Il gruppo ha chiuso il primo trimestre di quest’anno con un utile ante imposte di 43 milioni di euro (-45%) e con un utile netto di 24 milioni di euro (-51%).
Nei primi tre mesi del 2020 Wärtsilä ha acquisito nuovi ordini per un valore complessivo di 1,25 miliardi di euro (-12%), di cui 715 milioni di euro nel segmento Marine (-15%). Il valore dell’orderbook del gruppo al 31 marzo scorso si è attestato a 5,74 miliardi di euro (-4%), di cui 3,32 miliardi di pertinenza dei prodotti e delle attività per il settore marittimo (-7%).
Il presidente e amministratore delegato del gruppo finlandese, Jaakko Eskola, ha sottolineato che le performance operative e i risultati hanno accusato anche l’impatto negativo sulle attività della pandemia di Covid-19: «Le consegne di apparecchiature per l’energia sono diminuite principalmente a causa delle tempistiche di attuazione dei progetti e di alcuni ritardi relativi al Covid-19. Le misure adottate per contenere la diffusione del virus hanno portato le fabbriche a funzionare a un livello di capacità inferiore al normale e a una mobilità ridotta del personale di assistenza».
Relativamente alla diminuzione degli ordini per le soluzioni sviluppate dal gruppo per il settore marittimo, Eskola ha specificato che “è stata in gran parte dovuta alla mancanza di investimenti in scrubber perché la differenza dei costi dei combustibili si è ridotta”.
Con riferimento al futuro ulteriore impatto della pandemia di coronavirus sull’attività di Wärtsilä, Eskola ha evidenziato che “gli effetti si stanno manifestando con sempre maggiore evidenza sul livello della domanda dei nostri mercati. Il segmento delle crociere, in particolare è stato gravemente colpito dalle misure assunte per contenere la diffusione del virus, mentre diversi siti di progetti nel settore dell’energia sono stati fermati. Il rischio di un indebolimento dello scenario economico ha indotto armatori e operatori a riconsiderare i propri piani di investimento”.
Eskola ha reso noto che per far fronte a questo peggioramento della situazione il gruppo ha adottato misure per contenere i costi, riducendoli di circa 100 milioni di euro, tra cui la riduzione dell’orario di lavoro, il ricorso alla cassa integrazione e la diminuzione del ricorso a personale esterno e a consulenti. Eskola ha precisato che le prime misure concrete sono state attuate nei luoghi in cui le attività sono state influenzate negativamente dalla pandemia.
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