A Venezia attesi 550mila crocieristi nel 2023 e sogna il milione nel 2027
La nuova stagione vedrà il potenziamento degli approdi diffusi e il prosieguo dell’iter per la nuova stazione marittima a Marghera
“Venezia e il suo porto continuano il loro percorso verso l’adozione di un modello di crocieristica sempre più sostenibile per il contesto urbano della città storica e per l’ecosistema lagunare. Centrale, in questo percorso, l’attività commissariale che – avviata a partire da agosto 2021 e con la collaborazione preziosa di tutta la comunità portuale e delle istituzioni cittadine – procede a pieno ritmo nel rispetto degli obiettivi fissati dal governo con il DL 103/21”.
Lo afferma una nota dell’Autorità di sistema portuale Veneta a valle della presentazione della nuova stagione crocieristica. “Durante questo anno e mezzo di lavoro sono stati individuati, adeguati e messi in esercizio approdi temporanei diffusi in area Porto Marghera (banchine Liguria e Lombardia), si è favorito il dual use del terminal ro-ro di Fusina ed è stata avviata una sperimentazione di successo a Chioggia nel segmento delle crociere luxury. Si è concluso inoltre lo studio di accessibilità nautica del canale Malamocco – Marghera e si è avviata la progettazione di fattibilità per l’attrezzamento dei due approdi in Canale Nord e per la nuova stazione passeggeri”.
Secondo l’ente può dirsi “ottima la risposta dell’industria di riferimento che, riconosciuti gli sforzi fatti, ha risposto con grande flessibilità al nuovo scenario, confermando per il 2023 un calendario di 243 toccate che porteranno in laguna 550 mila crocieristi, gestiti per il 90% circa in modalità homeport. Grazie alle prenotazioni effettuate quest’anno da 24 compagnie di crociera (rispetto alle 21 dell’anno passato), si prevede nel 2023 un aumento medio annuo del +42% nel numero delle prestazioni di ormeggio, pilotaggio e rimorchio riservati alle crociere”.
Per cercare crescere ulteriormente “nel 2023 la struttura commissariale avvierà e approverà la progettazione di manutenzione dei canali, approverà la progettazione degli accosti Canale Nord e della nuova stazione e affiderà il progetto definitivo di quest’ultima, avvierà inoltre la progettazione di interventi per il miglioramento dell’accessibilità nautica. Entro la fine dell’anno si concluderà anche l’intervento di miglioramento fruibilità e sicurezza delle banchine Liguria e Lombardia e verranno consegnati i lavori per il primo accosto temporaneo in Canale Nord”.
Il commissario straordinario per le crociere e presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, dichiara: “L’industria crocieristica continua a volere e a scegliere Venezia e punta oltre che sui numeri – che continuano a crescere con l’obiettivo 2027 di riportare in Laguna 1 milione di turisti – anche e soprattutto sulla qualità e sulla sostenibilità. Oltre agli aspetti connessi alle infrastrutture e all’accessibilità nautica, stiamo lavorando per adeguare il nostro approccio da un lato ai mega trend del turismo post pandemico e, dall’altro, a un pieno rispetto di Venezia, dei suoi tempi, della sua gente e della sua laguna”.
Fabrizio Spagna, presidente e a.d. di Venezia Terminal Passeggeri, ha dichiarato: “Stiamo per dare avvio alla stagione 2023 con una dotazione operativa che può contare su quattro banchine disponibili in alcuni giorni specifici della settimana in base agli accordi presi con i terminal di Marghera oltre che su Marittima e San Basilio. Rispetto al 2022 possiamo contare su due accosti a Fusina (anziché uno) resi operativi anche grazie ai lavori di infrastrutturazione gestiti e sostenuti da Vtp e su un ulteriore ormeggio al terminal Tiv (Banchina Lombardia) il lunedì. Confidando nel prosieguo positivo dell’iter autorizzativo, continueremo a lavorare per completare il set up del terminal di Fusina con l’obiettivo di assicurare due accosti operativi per l’home port già dal 2024. La costruzione del nuovo modello di crocieristica diffusa, compatibile con la città e con il traffico merci pertanto prosegue ma, ancora oggi, non è interamente completato. Rispetto al 2022 quindi, la stagione che sta per iniziare vedrà una generalizzata crescita del numero di compagnie (+14%) e navi posizionate (+46%) e il raddoppio dei passeggeri attesi confermando la percentuale di home port (86%) che resta determinante per la crescita di un turismo crocieristico sostenibile e capace di generare benefici per il territorio e l’occupazione. Il ‘nuovo’ modello crocieristico non sarà più guidato dalla domanda ma dall’offerta puntando alla sostenibilità e alla compatibilità con la città e i suoi flussi turistici. Sta a noi disegnare un crocierismo che rispetti queste caratteristiche, che certamente non ci riporterà ai numeri del 2019 (1,6 milioni di crocieristi, ndr), ma dovrà necessariamente salvaguardare l’home port, fare i conti con una nuova accessibilità e tenere conto anche di un nuovo equilibrio economico e occupazionale che sia sostenibile per Vtp e per tutto l’indotto”.
Per Piero Pellizzari, Direttore marittimo del Veneto e comandante della Capitaneria di porto di Venezia, dichiara “il programma crocieristico del 2023 si inquadra in una cornice di sicurezza ben precisa che discende da un lavoro in continuo aggiornamento condotto in collaborazione con i servizi tecnico nautici e l’Autorità di Sistema Portuale al fine di assicurare le migliori procedure e soluzioni per l’arrivo delle navi negli approdi temporanei. Le procedure sono state regolamentate con un’ordinanza dedicata che interessa tutta l’attività portuale e va a integrare tutti gli accorgimenti già comunicati circa la gestione dei fenomeni atmosferici, dalla nebbia al vento, e le procedure che definiscono le modalità d’ingresso e di uscita delle navi in laguna in concomitanza con l’attivazione delle paratie del Mose. La regolamentazione adottata è supportata anche dalle analisi dei rischi e dai test realizzati negli ultimi due anni dal Danish Hydraulic Institute attraverso modalità di simulazione delle manovre con la tipologia di navi interessate a scalare a Venezia”.
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