Maritime Bunker guarda a una quarta bettolina e si espande in Sicilia
Intervista con il presidente Alessandro Russo che racconta l’evoluzione recente del business e prefigura i posibili nuovi scenari di sviluppo dell’attività
Maritime Bunker, joint venture nata nel 2020 fra Rimorchiatori Laziali e Anapo (gruppo Maxcom), vuole continuare a crescere sia in termini di presenza geografica che di navi in flotta. Le ambizioni future della società le rivela a SHIPPING ITALY il presidente Alessandro Russo.
Maritime Bunker ha rappresentato uno dei rari esempi di joint venture in Italia fra aziende di shipping prima in parte concorrenti, non è vero?
“Eravamo cliente e fornitore, a un certo punto ci siamo incontrati per capire se c’era interesse e possibilità di fare qualcosa insieme. Il risultato è stato che dal 2020 è nata una joint venture che oggi appunto è Maritime Bunker.
Ciane e il Gruppo Maxcom avevano un deposito costiero ad Augusta e a Civitavecchia, noi facevamo bunkeraggio a Civitavecchia, ci siamo messi assieme e con la nuova società abbiamo ampliato i porti a cui possiamo rivolgerci per la fornitura fisica di bunker.”
Il network di scali dove oggi Maritime Bunker opera come è composto?
“Oggi siamo attivi nei porti di Civitavecchia, Savona, La Spezia, Catania, Siracusa, Brindisi e Malta Opl (Bunkering outside port limits, ndr)”.
I prossimi quali saranno?
“Stiamo lavorando per estendere la rete di porti serviti anche a Palermo (dove la relativa istanza è stata da poco pubblicata) e Messina. La concessione di Augusta è tuttora in via di rilascio (l’iter è nella sua fase conclusiva).”
Anche la flotta di bettoline è in espansione?
“Attualmente Maritime Bunker può contare su una flotta di tre bettoline: Big Duba (posizionata su Civitavecchia), Punta Azzurra e Mersey Spirit (che caricano il prodotto ad Augusta e lavorano poi in vari porti. Guardiamo con particolare attenzione anche ai carburanti del futuro ma direi che su quel fronte siamo ancora in una fase preliminare, di osservazione.”
Quali sono i numeri di Maritime Bunker?
“Per ciò che riguarda i volumi nel 2022 sono stati intorno alle 330 mila tonnellate di bunker trasportate per un volume d’affari che si aggira intorno ai 4,2 milioni di euro.”
A proposito di criticità e opportunità nel futuro prossimo dei carburanti navali, quali sono le sue riflessioni?
“Il settore del bunker navale sta vivendo dinamiche in forte evoluzione; l’abilità sarà quella di riuscire a calibrare bene gli investimenti da fare e saper reagire rapidamente alle sollecitazioni del mercato.”
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