Portuali veneziani in sciopero per l’articolo 17
Tre giorni di fermo proclamati contro “l’apertura alle agenzie di lavoro” del bando di gara per riaffidare la fornitura di manodopera temporanea. A Genova agitazione sugli interinali
È cominciata stamattina con un presidio all’ingresso del porto lo sciopero di tre giorni dei lavoratori portuali della società cooperativa Nuova CLP (Compagnia Lavoratori Portuali) indetto da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per protestare contro il bando di gara per affidare il servizio di fornitura di manodopera temporanea a Marghera.
L’Autorità di Sistema Portuale – che sta lavorando tanto al bando veneziano quanto a quello di Chioggia, dove oggi il servizio è gestito da Serviport – è accusata dalle organizzazioni sindacali di aver proposto un “bando di gara che mette a rischio regole, diritti e reddito dei lavoratori. Alle richieste avanzate dai sindacati su durata, tipo di bando, reddito dei lavoratori, continuità occupazionale, garanzia di giornate minime, disdette degli avviamenti, polivalenza, formazione non sono arrivate risposte chiare. È minacciato il lavoro portuale come fino ad oggi è stato assicurato e che ha permesso al porto di svilupparsi. Il confronto aperto con Adsp non è stato risolutivo, ancora troppe incognite e questioni non risolte. I lavoratori sono contrari all’apertura alle agenzie del lavoro, che abbasserebbero tutele, diritti e reddito di tutti i lavoratori portuali. I lavoratori e i sindacati che li rappresentano lottano per il futuro di tutti i lavoratori portuali”.
Adsp non ha fornito chiarimenti sul punto centrale, vale a dire la presunta “apertura alle agenzie del lavoro”, rivendicando soltanto di aver “avviato fin da subito, riconoscendo l’importanza del tema, un percorso di confronto con organizzazioni sindacali, terminalisti e compagnie autorizzate ex art. 17. Il tavolo, quindi, è aperto, lo è stato fin dall’inizio e lo sarà fino alla pubblicazione del bando”. Per il presidente Fulvio Di Blasio “gli strumenti di protesta cui hanno fatto ricorso le organizzazioni sindacali, subito dopo la prima riunione del percorso di confronto, con la dichiarazione di stato di agitazione e sciopero, appaiono, pertanto, fuori scala nella durata temporale di 3 giorni e non collegati alla richiesta di apertura di un tavolo, che infatti era già stato avviato. L’intento è arrivare ad avere un servizio ex art. 17 che garantisca un’organizzazione del lavoro portuale in linea con le esigenze di efficienza di un porto moderno e basata su una sana e corretta gestione finanziaria”.
Intanto a Genova prosegue la vertenza sulla stabilizzazione di 72 lavoratori interinali, con la dichiarazione da parte delle segreterie locali dello stato di agitazione: “A seguito dell’ulteriore rinvio dell’incontro previsto per oggi con Autorità di Sistema Portuale, Comune di Genova, Compagnia Unica, l’azienda Intempo-Randstad e sindacati questa mattina si è svolta l’assemblea sindacale dei lavoratori dipendenti di Intempo e somministrati presso la Culmv, che ha proclamato lo stato di agitazione che proseguirà da oggi fino alla soluzione della vertenza”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY