Via al bando di gara per il nuovo terminal ro-ro e traghetti al Porto Canale di Cagliari
Il termine per la presentazione delle offerte per la realizzazione dell’opera è previsto per le ore 12:00 del 19 giugno. Saranno premiate le offerta economicamente più vantaggiose con particolari premialità per l’abbattimento dei tempi di realizzazione (previsti lavori per 5 anni)
L’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna ha annunciato che è stato pubblicato il bando di gara per la realizzazione del nuovo terminal ro-ro del Porto Canale di Cagliari. Una nuova infrastruttura del valore di 298 milioni di euro che sorgerà sulla sponda ovest del Porto Canale, sei ormeggi per navi di ultima generazione, 43 ettari complessivi di piazzali, oltre 2.500 stalli per la sosta dei semirimorchi e una stazione marittima su due livelli di circa 3 mila metri quadri.
Questi, in sintesi, i numeri del progetto del nuovo terminal che ha un più ampio quadro economico di intervento di quasi 345 milioni, di cui 99,35 milioni finanziati con fondi Pnr, per lavori che secondo le stime dureranno 5 anni.
Obiettivo della progettazione è la realizzazione ex novo do uno scalo commerciale che, una volta completato, accoglierà tutto il traffico di traghetti e navi ro-ro attualmente all’ormeggio nel porto storico.
La nota della port authority sarda spiega che l’opera, situata nel settore occidentale del Porto Canale, prevede 6 ormeggi così suddivisi: uno da 271 metri di lunghezza con dente di attracco ottenuto dalla resecazione di parte del terrapieno che si affaccia sul canale di accesso al terminal contenitori e rinfuse; tre, della lunghezza di 250 metri, saranno posizionati parallelamente al molo guardiano di ponente; altri due denti di accosto poppiero saranno ospitati agli estremi della nuova calata di riva, grazie al posizionamento una passerella metallica su briccole di ormeggio.
L’intero bacino, per garantire la piena operatività, sarà approfondito a una quota di 11 metri; il materiale di escavo (pari a circa 1.75 milioni di metri cubi) verrà utilizzato sia per la realizzazione dei piazzali operativi che per il deposito nelle casse di colmata già esistenti sulla sponda ovest.
Il compendio, dotato di recinzione perimetrale e varchi security, sarà suddiviso in 5 piazzali che ospiteranno circa 2.500 stalli per la sosta dei semirimorchi, compresi 52 per lo stazionamento delle merci pericolose. L’accesso al nuovo Terminal è previsto direttamente dallo svincolo esistente tra la vecchia e la nuova strada statale 195, sino al completamento della viabilità interna portuale (già in fase di progettazione e finanziato con 10 milioni di euro di fondi Pnrr) che consentirà l’ingresso anche dallo svincolo esistente in corrispondenza del bacino di evoluzione.
Il nuovo terminal passeggeri sarà strutturato su due livelli. Al piano terra (circa 1.800 metri quadri) è prevista un’area pubblica con sala d’attesa, controlli doganali e di security, servizi, e una riservata per biglietterie, uffici delle forze dell’ordine, della Sanità marittima e ambulatorio di primo soccorso. Al piano superiore (circa 1.200 mq) verranno ospitati gli uffici dell’Adsp e un’attività di ristorazione che potrà godere di una terrazza panoramica che sarà accessibile, anche direttamente dalle corsie di imbarco, dai passeggeri con auto al seguito. Accanto alla stazione marittima, il progetto in gara prevede altri due edifici per i varchi doganali, con area di controllo ed uffici degli operatori.
Il termine ultimo per la presentazione delle offerte per la realizzazione dell’opera è previsto per le ore 12:00 del 19 giugno prossimo. L’aggiudicazione, come da bando, è prevista in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa con particolari premialità per l’abbattimento dei tempi di realizzazione.
“L’appalto pubblicato questa mattina è il più consistente, sia per valore economico che per impegno della struttura, finora bandito dall’Adsp e ha come oggetto la realizzazione, ex novo, di uno scalo portuale con annessi servizi” dice Massimo Deiana, presidente della port authority che gestisce gli scali marittimi in Sardegna. “Entriamo quindi – aggiunge – nella seconda fase del complesso progetto di riconversione del porto storico e del graduale trasferimento di tutto il traffico commerciale, in particolare quello in crescita dei mezzi pesanti, in un’area maggiormente idonea, infrastrutturata secondo i più moderni canoni previsti dal mercato dello shipping e, aspetto non secondario, meglio collegata con le direttrici viarie regionali e le realtà produttive isolane. Un’opera, questa, che candida il Porto Canale a diventare un hub multipurpose tra i più performanti del Mediterraneo per tutte le attività del mare: cantieristica nautica, cabotaggio passeggeri, traffico semirimorchi, rinfuse e, nell’attesa di risolvere positivamente la madre di tutte le battaglie, terminal contenitori”.