Moby punita dal Tar del Lazio e Cin dall’Authority dei Trasporti
Confermata una sanzione del 2017 per pratiche commerciali scorrette segnalate da Grimaldi, mentre il garante dei trasporti punisce ritardi e mancate assistenze su altrettanti viaggi del 2021
Uno-due pesante per le compagnie armatoriali controllante e controllata Moby e Compagnia Italiana di navigazione (Cin) sull’asse Roma-Torino.
Il Tar del Lazio, infatti, ha ieri respinto il ricorso della capofila del gruppo Onorato per una multa inflittale nel 2017 dall’Autorità Antitrust. L’Autorità Garante per la Concorrenza e Mercato, sollecitata dai competitor del Gruppo Grimaldi, aveva sanzionato con un’ammenda da 200mila euro alcune pratiche commerciali ritenute scorrette.
Nel mirino, in particolare, la previsione di un supplemento di 4 euro previsto da Moby per l’acquisizione dei biglietti online e l’effetto confusivo della dicitura pubblicitaria inerente ad alcune coperture assicurative garantite dal biglietto, “perché presenta i diritti conferiti ai consumatori dalla legge come una caratteristica propria dell’offerta fatta dal professionista e non già come conseguenza dell’applicazione di norme di legge che non sono ivi nemmeno genericamente richiamate”. Corrette, secondo i giudici, le valutazioni dell’Antitrust.
Nel frattempo i colleghi torinesi dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti hanno spiccato ieri quattro sanzioni per un totale di oltre 110mila euro a carico di Compagnia Italiana di Navigazione per una serie di irregolarità su puntualità, comunicazione e assistenza ai passeggeri relative a quattro viaggi effettuati nell’estate del 2021, fra Napoli e Palermo, Genova e Porto Torres (due casi) e Cagliari e Civitavecchia.
A.M.
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