Passa agli spedizionieri la gestione del cargo all’Aeroporto di Genova
Firmato l’accordo tra Aeroporto di Genova e Spediporto per affidare al ground handler Consorzio Goas anche il magazzino merci di circa 2.200 metri quadrati, un’area di manovra di 3.000 metri quadrati e una banchina lato piazzale di 900 metri quadrati
La gestione del traffico merci all’Aeroporto di Genova passa ufficialmente al consorzio Goas dopo la firma dell’accordo tra Aeroporto di Genova e Spediporto, l’associazione di categoria degli spedizionieri genovesi capofila dell’iniziativa. Ora può entrare nella fase operativa il progetto che vede il coinvolgimento di 21 spedizionieri genovesi per il rilancio del business merci nello scalo del capoluogo ligure.
Una nota di Spediporto ricorda che, grazie all’affidamento diretto delle attività e alla certificazione di ground handler in corso di rilascio da parte di Enac, da luglio gli spedizionieri gestiranno in prima persona tutto il traffico merci in partenza e in arrivo sul Cristoforo Colombo. L’accordo prevede anche l’affidamento in concessione del magazzino merci di circa 2.200 metri quadrati, inclusi uffici e spogliatoi, di un’area di manovra di 3.000 metri quadrati e di una banchina lato piazzale di 900 metri quadrati. Una ventina gli addetti che saranno impegnati nell’attività, di cui quattro lavoratori di Aeroporto di Genova che opereranno per conto di Goas pur restando dipendenti della società di gestione aeroportuale.
“Grazie alle sue infrastrutture, l’aeroporto di Genova può gestire qualunque tipo di spedizione, inclusi i voli cargo speciali che più volte in passato hanno visto atterrare al Colombo l’Antonov 124, l’aero cargo più grande al mondo” sottolineano gli spedizionieri, precisandi che nel 2022 l’aeroporto di Genova ha movimentato circa 1.000 tonnellate di merce tra cargo aereo e via superficie, contro un record storico di circa 5.000 tonnellate raggiunto tra il 2006 e il 2007. “I settori tecnologici altamente specializzati, dalla costruzione navale all’impiantistica, sono quelli in cui esiste il maggior potenziale di crescita” secondo Spediporto.
Piero Righi, direttore generale dell’Aeroporto di Genova, ha così commentato questo accordo: “La nostra attività come gestore ha un focus prevalente sul trasporto passeggeri e sull’ammodernamento delle infrastrutture. Lo sviluppo del traffico cargo richiede una rete commerciale e competenze che sono proprie degli spedizionieri. Per questo riteniamo strategica questa partnership. Siamo sicuri che la collaborazione con Goas contribuirà al recupero del traffico cargo aeroportuale, ma potrà anche beneficiare a tutta la catena logistica genovese grazie a infrastrutture e servizi che potranno supportare anche le attività portuali in caso di necessità”.
Per Spediporto e le aziende che hanno costituito la società consortile Goas e che dal primo luglio opereranno al Cristoforo Colombo, si tratta di un passo importante che porta, in tutto l’ambiente degli spedizionieri genovesi, grande entusiasmo. “L’aeroporto Cristoforo Colombo ha una carta ‘naturale’ da giocare ed è quella legata alla collocazione geografica, davvero rara, inserita tra porto commerciale (merci), porto passeggeri, cantieri navali, centri di eccellenza Ict, raccordo autostradale e ferroviario (Terzo Valico). È quindi essenziale rilanciare il settore cargo, anche per favorire la connessione con i principali scali merci nazionali” ha commentato Andrea Giachero, presidente di Spediporto.
L’accordo che coinvolge l’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova rappresenta, per il direttore generale di Spediporto Giampaolo Botta “un primo, importantissimo tassello del grande mosaico delineato per lo sviluppo della città e della regione. Siamo consapevoli – ha aggiunto – che ci aspetta un’importante mole di lavoro, ma siamo anche pronti per realizzare un progetto in grado di legarsi anzi, di ‘connettersi’, secondo la parola d’ordine della nostra Assemblea, con il complessivo sviluppo della città e del suo porto. Dunque, più tecnologia, infrastrutture fisiche e digitali più sviluppate, maggior efficientamento anche di tipo ambientale, creazione di nuovi posti lavoro, con l’obiettivo di un forte rapporto con il territorio. E l’Aeroporto può e deve far parte, con un ruolo centrale. Di questo progetto per il futuro”.
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