Folgiero (Fincantieri) su Paroc: “Difenderemo gli interessi della società in tutte le sedi”
Nessun timore di rallentamento invece nell’acquisizione di nuovi ordini nel mercato delle crociere per i prossimi anni
Monfalcone (Gorizia) – La vicenda dei pannelli isolanti Paroc rivelatisi non conformi ai test antincendio e per effetto dei quali è slittata di poche settimane la consegna della nuova nave da crociera Explora I avrà prevedibilmente degli strascichi legali.
Lo ha annunciato l’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, a margine della cerimonia di consegna della prima di quattro navi commissionate da Explora Journeys, nuovo brand crocieristico di lusso del Gruppo Msc. “Ovviamente difenderemo gli interessi della società in tutti i modi e in tutte le sedi” ha dichiarato il numero uno del gruppo navalmeccanico, che poi ha aggiunto: “Noi abbiamo dimostrato che quando c’è un problema lo affrontiamo e lo risolviamo nell’interesse dei clienti e nel rispetto delle regole. Abbiamo indicato una strada che può essere utile per tutta l’industria e siamo a disposizione dell’industria”. La questione dei pannelli isolanti che non rispettano gli standard di sicurezza imposti dalla normativa Solas riguarda infatti in maniera ancor più ampia i competitor francesi e tedeschi di Chantiers de l’Atlantique e Meyer Werft. Per Fincantieri, che ha risolto il problema avviando con successi dei test supplementari su riproduzioni di navi in banchina, Folgiero ha parlato di “un caso di successo, un problema risolto con ingegno, competenza tecnica e rigore e rispetto delle regole”.
Lo stesso approccio sarà utilizzato, se necessario, anche sulle navi già costruite e in esercizio.
Se il cantiere non avesse avviato urgentemente questi test, che hanno poi portato al rilascio delle necessarie certificazioni da parte del Rina, dell’autorità di bandiera maltese e dei competenti organismi americani (dove la nave navigherà), il ritardo sui tempi di consegna avrebbe potuto arrivare anchee a sei mesi.
Proprio per questo successo, anche nel risolvere un problema critico, da parte della cantieristica italian, particolarmente emozionate sono state le parole del direttore dello stabilimeento di Monfalcone Cristiano Bazzara. Explora I l’ha definita “una nave straordinaria, tecnologicamente avanzata, che ha messo a dura prova il cantiere ma ci ha fatto riunire e capire quanto sia importante, fondamentale, il lavoro che facciamo e il rapporto fra le persone. Abbiamo superato – ha proseguito – un ostacolo pazzesco che si è presentato a una settimana dalla consegna della nave, ne hanno parlato i giornali, e vi assicuro che è stato incredibile il lavoro che abbiamo fatto grazie al contrbuto di tutti: dell’ufficio tecnico, dell’ufficio acquisti dell’amministratore delegato, della direzione navi da crociera, dei lavoratori e di tutti gli operai di questo cantiere. Ho visto tutte le persone non demoralizzarsi ma invece unirsi per affrontare un problema che sembrava veramente irrisolvibile e ancora una volta abbiamo dimostrato di cosa siamo capaci. Sono fiero di essere il direttore di questo cantiere e orgoglioso di essere parte di questa azienda”.
Il direttore della dvisione navi mercantili di Fincantieri, Luigi Matarazzo, a margine della cerimonia ha a sua volta voluto evidenziare gli eccellenti risultati (“un decimo del limite consentito”) fatti registrare da questa nave prototipo in tema di rumorosità e vibrazioni, con conseguente benefici in termini di minori esternalità negative per la fauna marina.
Il gruppo navalmeccanico triestino non teme nemmeno un calo nell’acquisizione di nuove commesse nel mercato delle crociere. “Non sono affatto preoccupato per il ritmo di ordini di nuove navi per i prossimi anni” ha risposto in proposito l’a.d. Folgiero. “I numeri recenti del settore crociere sono impressionanti; sono ben più alti del periodo ante-Covid, con una proposta commerciale superiore. La differenza con la vacanza a terra, il gap di costo, di value for money, si è ampliato molto” in favore del turismo a bordo. “Se si considera che i passeggeri che viaggiano sulle navi da crociera sono 25/30 milioni (annualmente, ndr), chi va in vacanza è un miliardo quindi c’è da penetrare la differenza da 25 milioni a un miliardo. Per farlo bisogna avere prodotti che indirizzano sempre più un mercato segmentato e con delle tecnologie che sono sempre più conformi con i requisiti ambientali. Il mercato c’è, è profondissimo in tutte le tipologie di prodotto, dalla nave grande alla nave piccola” ha previsto.
Altro tema caldo è la pressione sui costruttori verso tecnologie in grado di minimizzare l’emissioni attraverso l’impiego del gas naturale liquefattto (Gnl), che è già realtà, e con l’idrogeno, che sarà invece la prossima sfida. “L’idrogeno – ha detto ancora Folgiero – dev’essere portato a bordo, perchè è una sfida che tutte le industrie hard to abate stanno affrontando. Fincantieri sarà avanti a questa idea. Si metteranno 5/6 Megawatt che servono a fare a motori spenti le operazioni in porto. Quindi in sostituzione di un 10% della capacità della generazione d’energia che tipicamente serve su una nave grande”.
La nuova nave Explora I “rappresenta – ha concluso il numero uno di Fincantieri – la roadmap della transizione energetica e digiale, e la partnership con un player che ha una visione di lungo periodo nell’industria ed è quindi (Msc, ndr) il player adatto per sviluppare insieme le soluzioni della transizione energetica”.