Nel 2022 di F.lli Cosulich record di fatturato, di profitti e anche la cessione di una nave
Negli ultimi tre anni il volume d’affari del gruppo genovese è salito da 1,1 a 2,2 miliardi di euro, l’Ebitda da 26,4 a 68,7 milioni e il risultato netto annuale da 15,2 a 52 milioni. Altri affari in vista
Fratelli Cosulich si gode un esercizio, il 2022, mandato in archivio con risultati finanziari da primato per la storia aziendale anche se il 2023 tornerà ai livelli del 2021.
L’annual report del gruppo con sede legale a Trieste e headquarter a Genova al 31 dicembre scorso ha chiuso l’esercizio con 2,2 miliardi di euro di fatturato (in crescita da 1,5 miliardi nel 2021 e 1,1 miliardi nel 2020), un Ebitda di 68,7 milioni (38 milioni nel 2021 e 26,4 milioni nel 2020) e un risultato netto pari a 52 milioni (anch’esso in salita rispetto al profitto di 29,9 milioni del 2021 e di 15,2 milioni del 2020). Gli occupati sono saliti oltre le 2.500 unità e 128 le aziende del gruppo (di cui 56 controllate).
I risultati del gruppo sono dunque il frutto di un contributo positivo da parte di tutte le 13 aree di business, ma sono degne di nota sicuramente il contributo da parte del ramo Marine Fuel & LNG, le attività armatoriali e della logistica e freight forwarding, oltrechè la diversificazione nel ramo dell’acciaio grazie alle attività condotte dalla collegata, il Gruppo Trasteel.
Osservando alcune delle principali business unit si apprende che la divisione di business ‘Marine fuel and Lng’ contribuisce con 27,2 milioni di Ebitda e 12,6 milioni di profitti, la parte ‘Shipowning’ vale 15,2 milioni di Ebitda e 7,4 milioni di risultato netto positivo, il ‘Freight forwarding’ ha fatto registrare 15 miloni di Ebitda e 8,9 milioni di euro di utile netto mentre la ‘shipping agency’ nel 2022 ha generato un margine di 5 milioni e un utile netto di 9,9 milioni. A queste si aggiunge la divisione ‘Trade and manifacturing’ con 3,4 milioni di Ebitda e 9,8 milioni di risultato netto, la ‘Trucking and intermodal’ con 3,6 milioni di Ebitda e 1 milione di profitto, il segmento Yachting con 1,3 milioni di Ebitda e 900 mila euro di utile, a cui si aggiunge ancora l’attività di catering (800 mila euro di profitto) e infine il ‘Business and leisure travel’ (200 mila euro di risultato positivo), ‘Insurcance broking’, ‘Warehousing’, ‘Manning’ e ‘Information technologies’.
Anche durante l’anno scorso sono state condotte dal gruppo Fratelli Cosulich diverse attività straordinarie M&A e investimenti in assets. Fra queste, all’interno delle attività condotte nel ramo di business armatoriale, degna di nota è la cessazione dei contratti di time charter (con pagamento di una penale) delle navi Stellina e Metallica con Metinvest Geneva, con la prima che è stata rinoleggiata a un operatore tedesco per un anno mentre la seconda è stata ceduta ottenendo una plusvalenza di circa 6,8 milioni di euro. Per la nave portarinfuse secche Vulcania proseguirà invece il charter con un noleggiatore giapponese fino a novembre prossimo con una rata giornaliera di 22.000 dollari. Per ciò che riguarda invece la flotta di bettoline in servizio a Singapore a gennaio 2022 era stata venduta la Patrizia Cosulich, prontamente rimpiazzata a marzo dalla piccola tanker Marine Mutura. Nei primi mesi del 2023 il gruppo ha poi acquistato anche le navi dry bulk carrier Venture Ocean (rinoleggiata a terzi per due anni) e Toto BR (data in charter a un partner consolidato del gruppo).
Per Fratelli Cosulich, infine, di fondamentale importanza strategica è la decisione “di iniziare in anticipo rispetto alla compliance del 2025, il proprio percorso Esg” con un apposito team interno neo-costituito e una roadmap decisa per il prossimo triennio.
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