Per Fincantieri semestrale in rosso e qualche preoccupazione da Virgin
Migliorano ricavi ed Ebitda ma il risultato netto rimane negativo al 30 giugno per 22 milioni di euro
Fincantieri ha comunicato i risultati del primo semestre del 2023 chiuso con ricavi pari a 3,6 miliardi (in incremento del 4,5 % rispetto allo stesso periodo del 2022), un Ebitda pari a euro 185 milioni (90 milioni al 30 giugno 2022) e un Ebitda margin al 5% (in salita dal 2,6%). Il risultato del periodo adjusted sarebbe positivo per euro 3 milioni mentre il risultato netto del periodo è negativo per 22 milioni (in miglioramento rispetto al rosso di 234 milioni accumulato nella prima metà del 2022), dopo aver scontato oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti del valore di 33 milioni.
Posizione finanziaria netta, a debito per euro 2,8 miliardi (era 2,5 miliardi al 31 dicembre scorso) è “coerente con i volumi di produzione sviluppati dal Gruppo nel corso del semestre e con il piano delle consegne che prevede 4 unità cruise nella seconda metà dell’anno” spiegano da Fincantieri.
A proposito dell’Ebitda margin il gruppo navalmeccanico con sede a Trieste spiega che “risente degli effetti connessi all’aumento dei prezzi delle materie prime, la ridotta marginalità del business delle infrastrutture, oltre alla svalutazione dei lavori in corso conseguenti alla valutazione del rischio controparte di un armatore cruise, che avevano ugualmente impattato in maniera significativa i risultati 2022”. Chi sia non viene scritto esplicitamente ma si tratta di Virgin Voyages che già l’anno scorso aveva posticipato la presa in consegna di una nave dal primo semestre dell’anno a dicembre. L’ultima delle quattro unità in costruzione a Genova Sestri Ponente per la compagnia fondata da Richard Branson è la Brilliant Lady e il suo debutto sul mercato è previsto per la seconda metà di quest’anno.
L’amministratore delegato Pierroberto Folgiero ha dichiarato: “Con il settore cruise che ha ripreso in pieno il percorso di crescita di lungo periodo, le potenziali nuove opportunità nel militare sia in Italia che all’estero e il megatrend delle energie rinnovabili offshore, i tre pilastri della nostra attività presentano tutti prospettive incoraggianti e possiamo confermare per il 2023 le previsioni di mantenimento del pieno regime produttivo che consentirà il consolidamento dei ricavi e della marginalità, che si attesterà su un valore intorno al 5% confermando le attese”.
Nel 2023 Fincantieri prevede la prosecuzione dei principali macro-progetti strategici in corso, quali l’upgrade dei cantieri di Marghera e Riva Trigoso, l’incremento dell’efficienza delle facilities di Marinette Marine e Bay Shipbuilding, l’ampliamento del cantiere di Vung Tau in Vietnam, che porteranno a un volume di investimenti, in diminuzione rispetto agli anni precedenti, sebbene ancora importante.
Nei prossimi anni, “come riportato nelle proiezioni del Piano Industriale, si assisterà a una progressiva normalizzazione del livello degli investimenti che saranno focalizzati principalmente sul mantenimento degli impianti e sul presidio costante della sicurezza dei siti produttivi”. Infine Fincantieri segnala “che le iniziative in corso mirate a incrementare l’efficienza stanno continuando a contribuire al miglioramento della marginalità delle commesse, consentendo di assorbire in parte eventuali fattori esogeni, quali, ad esempio, l’incremento dei costi dell’energia e delle materie prime legato al mutato contesto macroeconomico”.
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