Primo semestre 2023 in sofferenza anche nei porti campani
Traffici in calo sia a Napoli che a Salerno, anche se nel capoluogo crescono i rotabili. Bene i passeggeri
Rispetto ad altri sistemi portuali quello campano soffre meno, ma anche per gli scali di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia il 2023 si sta rivelando un anno in salita.
Lo mostrano i dati di traffico relativi al primo semestre, appena pubblicati dall’Autorità di sistema portuale campana: il totale delle tonnellate movimentate nei porti dell’Adsp, infatti, è sceso del 3,8% rispetto ai primi sei mesi del 2022, arrivando a 15,68 milioni di tonnellate.
Quanto a Napoli, pesa in particolare il -9,4% dei container (3,2 milioni di tonnellate; in calo anche i Teu del 14,4% con 303mila unità), che il +9,2% dei ro-ro non basta a compensare (2,5 milioni di tonnellate). Scendono le rinfuse liquide (-1,5%) con 2,8 milioni di tonnellate) e anche le solide (-10,1% a 690mila tonnellate). Come ovunque, di segno opposto i passeggeri: quelli di traghetti e trasporto locale arrivano a 2,87 milioni (+14%), mentre i crocieristi sono stati 594mila, quasi il doppio del primo ancora parzialmente pandemico semestre del 2022 (+98,7%).
Relativamente a Salerno i container hanno registrato un -6% per tonnellate (2 milioni di tonnellate) e -2,5% come Teu (179mila), i ro-ro hanno perso l’8,2% (3,7 milioni di tonnellate), le merci varie il 3,6% (516mila tonnellate), mentre sono cresciute le rinfuse solide (+49,6% a 264mila tonnellate). Anche qui in crescita i passeggeri dei traghetti (27,&%, 410mila) e i crocieristi (164,1%, 61mila).
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