L’elezione di Confitarma riparte daccapo e torna alla casella dei saggi
Dopo un altro Consiglio concluso senza elezione (e fra le tensioni), la confederazione persegue “la volontà di percorrere tutte le strade che possano rafforzare l’unità dell’associazione tornando ad ascoltare ancora la base associativa”
L’ultimo Consiglio di Confitarma, così com’era accaduto nelle altre sedute andate in scena da luglio a oggi, si è conclusa con un nulla di fatto. A crescere progressivamente, invece, sono state le tensioni fra gli associati: da una parte la corrente formata da Costa Crociere, da molti genovesi e dai cisternieri, dall’altra quella composta da Grimaldi Group, diversi esponenti partenopei dell’armamento e le aziende attive nei traghetti.
L’ultima riunione appena convocata dal presidente Mario Mattioli, a tre giorni di distanza dall’assemblea pubblica in programma per il 27 ottobre a Roma, non ha partorito nessuna candidatura sostenuta da una larga maggioranza di votanti fra i consiglieri, né tantomeno alcuna elezione, bensì ha riportato indietro di mesi la procedura elettiva con un nuovo ricorso al cosiddetto Consiglio dei tre saggi composto dai past president Paolo d’Amico, Emanuele Grimaldi e Nicola Coccia. Una scelta che in sostanza fa calare il sipario anche sulla candidatura di Beniamino Maltese dopo che già Lorenzo Matacena aveva fatto un passo indietro.
Per comprendere quanto indietro sia stata riportata la lancetta bisogna tornare al 22 marzo 2022 quando la Confederazione Italiana Armatori aveva annunciato la nomina dei “tre componenti della Commissione di designazione in vista del rinnovo della presidenza di Confitarma. “È stato avviato così l’iter per l’elezione del nuovo presidente confederale” era scritto nella nota di inizio 2022. “La Commissione di designazione provvederà a raccogliere le candidature alla presidenza attraverso la consultazione degli associati, sottoponendole poi al Consiglio che voterà a scrutinio segreto il nominativo da proporre all’Assemblea elettiva che si terrà entro la fine del 2022”. Dopo un primo rinvio a fine anno scorso, ancora oggi, a distanza di 19 mesi ancora la Confederazione non è stata in grado di trovare un candidato che riesca a mettere d’accordo un’ampia maggioranza degli armatori associati.
A conclusione del Consiglio odierno Confitarma ha diramato una nota in cui si parla di “un lungo e costruttivo confronto tra i Consiglieri, alla fine del quale è emersa la volontà di percorrere tutte le strade che possano rafforzare l’unità dell’associazione, tornando ad ascoltare ancora la base associativa”.
Essendo giunto al termine della proroga concessa da Confindustria (e non essendo quest’ultima disposta a concederne altre), il presidente Mario Mattioli nel prossimo futuro dovrà (salvo colpi di scena al momento non prevedibili) cedere il trono a Mariella Amoretti che da vicepresidente diventerà presidente reggente per traghettare l’associazione verso l’elezione del nuovo timoniere. Un avvicendamento che potrebbe avere un peso nel nuovo percorso di consultazione degli associati.
N.C.
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