Nuovi ordini di navi in calo del 13% nel 2023
Le commesse ai cantieri continuano a fioccare ma, salvo che nel settore cisterne, sono inferiori rispetto al 2022 e sempre più predisposte al consumo di carburanti alternativi
Nonostante un’attività in termini di nuove commesse per navi piuttosto forte, gli ordini di quest’anno rimangono inferiori del 13% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Lo nota nel suo ultimo rapporto settimanale la società di brokeraggio navale Xclusiv evidenziando che “nel primo periodo di otto mesi del 2023, l’attività di nuove costruzioni nei quattro settori principali (dry bulk, tanker, container e gas) mostra un leggero calo (13% in meno) rispetto allo stesso periodo del 2022. Al 25 agosto, sono stati piazzati in totale 751 ordini, con il mercato delle navi cisterna a trainare l’attività di nuove costruzioni. Questo dato si confronta con gli 864 ordini piazzati tra lo stesso periodo di gennaio e agosto 2022”.
Xclusiv più precisamente ha spiegato che “nel mercato delle rinfuse secche, da gennaio ad agosto 2023, sono state ordinate in totale 287 navi, quasi il 16% in meno rispetto a un anno fa. Solo 21 delle 287 navi ordinate sono in grado di utilizzare combustibili alternativi. Oltre al metanolo e al Gnl come soluzione di combustibile, gli armatori hanno recentemente iniziato a considerare l’ammoniaca. Il settore Panamax ha svolto un ruolo di primo piano nell’attività di costruzione di nuove navi dry bulk carrier, con 113 navi ordinate dall’inizio del 2023, che rappresentano il 39% del totale degli ordini di navi portarinfuse per il 2023 e quasi il doppio rispetto agli ordini del periodo analogo del 2022. Inoltre, il settore Ultramax è stato molto attivo, con 86 navi ordinate fino ad oggi, circa il 13% in più rispetto al periodo analogo del 2022. Tuttavia, tutti gli altri segmenti delle bulk carrier hanno registrato una diminuzione del numero di contratti entro il 2023, con i settori Handysize, Supramax e Capesize in calo rispettivamente del 38%, 84% e 50%. A fine agosto 2023, la flotta totale di bulker è composta da 13.450 navi, mentre il portafoglio ordini è di 1.077 navi, il che equivale a un rapporto portafoglio ordini/flotta dell’8%. La flotta attuale è aumentata del 3,5% su base annua, mentre nello stesso periodo il portafoglio ordini è aumentato del 25%, portando il rapporto portafoglio ordini/flotta dal 6,2% all’8%”.
Sempre Xclusiv ha aggiunto che “nel mercato delle navi cisterna, al 25 agosto 2023 sono stati piazzati in totale 232 ordini di navi, che rappresentano circa il 50% del portafoglio ordini totale delle navi cisterna. Si tratta di un aumento significativo, rispetto all’analogo periodo del 2022, quando il numero di navi commissionate era pari a 88”. È interessante notare che nel 2023 si assisterà a un aumento significativo degli ordini di navi cisterna a combustibile alternativo, pari a 88 unità (circa il 38% degli ordini di navi cisterna del 2023). Questo dato va confrontato con i 13 ordini di navi a carburante alternativo effettuati nell’analogo periodo del 2022. Sebbene si sia registrato un aumento significativo delle commesse di navi (35) pronte per il metanolo, il Gnl rimane il principale combustibile alternativo scelto per le nuove costruzioni di navi cisterna (47 degli 88 ordini alternativi sono infatti Lng ready o Lng capable).
Nei primi otto mesi del 2023 sono state ordinate 57 navi Aframax/LR2, 69 MR2, 40 Suezmax e 11 Vlcc. Rispetto alle 20 Aframax/LR2, 31 MR2, 2 Suezmax e 3 Vlcc ordinate nello stesso periodo del 2022. È più che evidente che le rate di nolo costantemente in crescita delle navi cisterna, insieme al basso numero di nuovi ordini, hanno suscitato l’interesse per ulteriori nuove costruzioni di navi cisterna. La flotta di tanker in acqua e il portafoglio ordini sono aumentati considerevolmente su base annua, con la prima che si attesta ora a 7.535 unità (con un aumento del 2,6% su base annua), mentre l’orderbook è attualmente di 480 unità (con un aumento del 42% su base annua)”.
Nel frattempo “nel mercato dei container, sono state ordinate 142 navi entro il 2023, con un calo di quasi il 51% rispetto al periodo gennaio – agosto del 2022; 116 dei 142 nuovi ordini sono alimentati con combustibili alternativi. Ben 75 portacontainer sono alimentate a metanolo, mentre 27 a Gnl. La flotta attiva totale di navi portacontainer è salita a 6.000 unità (con un aumento del 5% rispetto all’analogo periodo del 2022), mentre il portafoglio ordini totale di navi portacontainer è diminuito di circa il 2%, passando a 917 ordini, ma il rapporto tra portafoglio ordini e flotta di navi portacontainer (in termini di navi) è ora al 15,3%, dopo aver raggiunto un picco del 17,5% alla fine del 2022”.
Infinenel settore Gpl e Gnl “sono state ordinate finora 90 navi nei primi otto mesi del 2023, con un calo di circa il 39% rispetto allo stesso periodo del 2022. Notevole il fatto che 82 ordini su 90 siano ad alimentazione alternativa. La flotta attiva conta 2.374 unità, mentre nell’agosto 2022 erano 2.247 unità attive (con un incremento del 5,6%). Il portafoglio ordini è salito del 18% a 496 ordini, con un aumento del rapporto tra portafoglio ordini e flotta dal 18,6% dell’agosto 2022 al 20,9% attuale” ha concluso lo shipbroker.
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