I prezzi delle nuove costruzioni navali sono ai massimi dal 2012
In termini nominali il valore delle nuove navi sfiora addirittura i livelli appena precedenti la crisi finanziaria del 2008
In termini nominali, i prezzi delle nuove costruzioni navali praticati dai cantieri sono oggi appena l’8% al di sotto del record storico registrato appena un mese prima della crisi finanziaria globale del 2008.
L’indice dei prezzi delle nuove costruzioni di Clarksons Research, che tiene conto di un paniere di prezzi delle principali tipologie di navi, ha raggiunto i 176 punti alla fine di ottobre, con un aumento del 36% rispetto alla fine del 2020, del 9% rispetto all’inizio del 2023 e il livello più alto dal dicembre 2008. Aggiustando l’indice all’inflazione, il valore dei prezzi è ora il più alto dal 2012, circa il 30% al di sotto dei livelli massimi del 2008.
La limitata disponibilità di slot per i cantieri, la cui copertura a termine è oggi di 3,6 anni, unita alle pressioni inflazionistiche generali per i costruttori navali, tra cui il costo della manodopera, secondo Clarksons hanno alimentato una tendenza al rialzo dei prezzi delle nuove costruzioni. Gli aumenti variano da un settore all’altro e sono più pronunciati per le petroliere Vlcc.
Una nuova costruzione Vlcc costa oggi 128 milioni di dollari, con un aumento del 50% rispetto alla fine del 2020.
I prezzi hanno raggiunto un livello ‘scoraggiante’ per molti tipi di navi e gli analisti di Clarksons hanno sottolineato che una capesize di nuova costruzione costa l’equivalente di 24 anni di guadagni odierni al netto degli oneri tipici, rispetto ai 12 anni del 2021.
Gli esperti di nuove costruzioni di un altro broker londinese, Gibson, hanno descritto come i lunghi orderbook in Asia ora si estendono comodamente fino al 2027, mentre i cantieri in Cina e Corea del Sud lottano per mantenere i loro attuali e pesanti programmi di consegna: “Non vediamo quindi la possibilità realistica per i cantieri coreani e cinesi di ridurre significativamente i prezzi in tempi brevi” ha osservato la società di brokeraggio.
“I prezzi delle nuove costruzioni ai massimi post-crisi finanziaria non sono necessariamente sufficienti a produrre buoni rendimenti per i cantieri” ha sottolineato Pareto Securities in un recente rapporto: “I costi degli input sono aumentati molto (oltre all’inflazione generale) e la mancanza di manodopera, di cui si parla da anni, sta ora ponendo un vero e proprio limite alla produzione”.
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