La Regione Sardegna studia linee complementari per la Corsica
L’ente valuta la possibilità di attivare rotte alternative alla S.Teresa Gallura – Bonifacio nelle giornate con condizioni meteo-marine avverse nell’ambito dei collegamenti di “servizio pubblico verticale”
Con la pubblicazione dell’avviso che informa dell’affidamento di uno studio di fattibilità dedicato, è emerso che la Regione Sardegna sta valutando la possibilità di attivare “linee complementari” alla tratta Santa Teresa di Gallura – Bonifacio (e viceversa), nell’ambito dei collegamenti “in regime di oneri di servizio pubblico verticale”, con il quale di solito è impostata l’offerta nel periodo invernale. Questo con lo scopo di poter assicurare il servizio marittimo con la Corsica anche nelle giornate in cui le condizioni meteo-marine non lo permetterebbero, in particolare con l’individuazione di un altro porto sull’isola francese.
Una ipotesi al momento tutta da verificare, tanto che lo studio (valore complessivo di circa 98mila euro, assegnato per affidamento diretto alla Systematica Mlab Srl di Quartu Sant’Elena) sarà articolato in tre fasi: dopo quella, appunto, di valutazione della fattibilità (circa 76.128 euro, Iva inclusa), è previsto l’avvio di una consultazione per la verifica del mercato, ovvero “volta ad appurare la sussistenza di un interesse economico totale o parziale degli operatori alla fornitura del servizio in assenza di compensazione” (12.180 euro), mentre la terza e ultima riguarderà la definizione delle “proposte di intervento e degli strumenti di regolazione idonei e adeguati a garanzia e tutela delle esigenze di servizio pubblico” (10.023 euro).
Attualmente il contratto di servizio pubblico di collegamento marittimo per il trasporto di persone, veicoli e merci in continuità territoriale tra Santa Teresa Gallura e Bonifacio tra i mesi di novembre e marzo è in capo a Moby, che aveva siglato il relativo contratto triennale nel novembre dello scorso anno. La rotta del servizio era già stata rivista lo scorso anno per un breve periodo – tra l’inizio di novembre e la metà di dicembre – con la sostituzione del porto di Santa Teresa Gallura con quello di Palau quando il primo era stato interessato da lavori di difesa del bacino portuale.
F.M.
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