Magazzini Generali Silos Frigoriferi ha la meglio sulla port authority di Napoli
Entro due mesi l’ente dovrà far sgomberare Palumbo e Lauro&Giuffrè e consegnare al terminalista i 7mila mq necessari alla realizzazione di un nuovo magazzino. Possibile anche un risarcimento
Magazzini Generali Silos Frigoriferi, terminalista del porto di Napoli specializzato in prodotti forestali e merci varie, aveva ragione: l’Autorità di sistema portuale del capoluogo campano è inadempiente ai suoi obblighi contrattuali e per questo va condannata.
Lo ha stabilito il Consiglio di Stato ribaltando la sentenza di primo grado del Tar di Napoli. La società contestava all’Adsp l’insussistenza delle motivazioni addotte per la mancata consegna di 7mila mq afferenti alla propria concessione, su cui Magazzini Generali Silos Frigoriferi avrebbe dovuto realizzare un magazzino piano per lo stoccaggio dei materiali con capacità di 32500 mc oltre alla “mancata realizzazione delle opere necessarie alla realizzazione del manufatto, previste nell’atto di concessione, consistenti nell’ampliamento della banchina della Calata Villa del Popolo (ormeggio n. 28) e nel dragaggio del fondale antistante”.
Scrivono i giudici di palazzo Spada che, diversamente da quanto ritenuto dal Tar, le motivazioni addotte dall’ente non erano ascrivibili “a fattori esterni, sottratti al suo controllo, e nei confronti dei quali non sia formulabile sul piano soggettivo un addebito di responsabilità nei confronti dello stesso. (…) la sentenza ha invece dato rilievo a circostanze che sono nel loro complesso riconducibili alle funzioni amministrative dell’autorità portuale e che ai fini dell’adempimento dei propri obblighi convenzionali nei confronti della società ricorrente spettava ad essa risolvere”.
Stava all’Adsp, insomma, sgomberare dagli impedimenti per la consegna dell’area: la presenza di un bacino di carenaggio del cantiere navalmeccanico Palumbo e la “presenza di un’area posta a ciglio banchina sempre dell’ormeggio n. 28, lato di levante, destinata alle operazioni di imbarco e di sbarco automezzi trasportanti rifiuti solidi urbani e merci pericolose” da parte di Lauro&Giuffrè, presenza ritenuta illegittima in separato contenzioso dal tar di Napoli: “Non può evidentemente costituire fattore interferente il bacino galleggiante ormeggiato al punto di approdo n. 28, dal momento che si tratta di bene mobile, di cui non è peraltro contestato il previsto trasferimento in altra zona del porto, come dedotto dalla società ricorrente. Il sopra menzionato giudicato tra le parti di cui alla sentenza del 29 novembre 2021, n. 7623, del Tribunale amministrativo per la Campania – sede di Napoli consente infine di considerare illegittimi l’occupazione e l’utilizzo della banchina posta a ciglio dell’ormeggio n. 28 per le operazioni di imbarco e di sbarco automezzi per il trasporto dei rifiuti da una società terza, e correlativamente inadempiente l’autorità portuale nel non avere tuttora esercitato i propri poteri per il ripristino del corretto uso dei beni del demanio portuale”.
Il Consiglio di Stato ha invece rimandato al giugno 2024 l’udienza per la quantificazione del risarcimento chiesto da Mgsf, dopo aver assegnato sul punto un incarico di perizia.
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