Assagenti chiede un coordinamento pubblico-privato per gestire i cantieri al 2026
Forte preoccupazione fra gli agenti marittimi genovesi per i lavori in corso e previsti nei prossimi anni nello scalo ligure
Rispondendo indirettamente al Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, che nei giorni scorsi aveva sottolineato come l’inevitabile contemporanea apertura di grandi cantieri per la realizzazione delle nuove infrastrutture portuali, logistiche, ferroviarie e autostradali rappresenterà per Genova e il suo porto una sfida nella grande sfida del Pnrr, il presidente di Assagenti, Paolo Pessina, ha proposto la creazione di un tavolo permanente di confronto che coinvolga tutte le categorie del comparto portuale e logistico “per scongiurare sia ritardi nella realizzazione delle opere strategiche previste nel Pnrr, sia situazioni di congestione o addirittura di blackout nei flussi logistici delle merci”.
Secondo Pessina “l’elenco delle opere strategiche che dovranno essere realizzate entro il 2026 e che quindi impongono la realizzazione contemporanea e talora sovrapposta di interventi sul territorio portuale e cittadino di Genova, contiene infrastrutture già oggi in fase di costruzione che inevitabilmente impatteranno sull’operatività del porto e sulla fluidità dei traffici. I rischi, come ha ammesso il Viceministro Rixi sono altissimi e straordinari e richiedono quindi uno sforzo di coordinamento altrettanto straordinario alla comunità portuale e trasportistica genovese e ligure, chiamata a realizzare un coordinamento quotidiano con le istituzioni e la pubblica amministrazione”.
La preoccupazione è alta presso gli agenti marittimi genovesi, che propongono una soluzione: “Serve qualcosa di più che una semplice cabina di regia. È necessario un centro di coordinamento e controllo pubblico-privati che h24 sia in grado di monitorare il sistema, prevenire gli intoppi, pianificare le operazioni ed evitare qualsiasi forma di crisi operativa che incida sull’affidabilità del porto, sui suoi volumi di traffico nella prospettiva, è il caso di ribadirlo, di quell’unico e impareggiabile salto di qualità a livello europeo che sarà garantito al porto dalla nuova diga, dai lavori sui terminal, dal Terzo Valico e dal potenziamento delle infrastrutture ferroviarie e stradali”.
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