Aponte (Msc): “Nonostante l’Ets nessuna conseguenza per Gioia Tauro”
Al battesimo della nave Celestino Maresca nel porto calabrese il patron del carrier elvetico conferma ogni impegno sullo scalo calabrese
Si è svolta oggi presso il Medcenter Container Terminal di Gioia Tauro, alla presenza delle principali autorità e istituzioni, la cerimonia di battesimo di MSC Celestino Maresca, la più grande nave mai attraccata al porto calabrese, appartenente alla classe “Celestino Maresca” di cui fanno parte le navi più grandi e sostenibili al mondo.
MSC Celestino Maresca ha dimensioni record, con i suoi 400 metri di lunghezza 61,5 metri di larghezza e un pescaggio a pieno carico di 17 metri ha una capacità di 24.116 Teu. “La nave presenta tecnologie all’avanguardia dal punto di vista ambientale, vantando la più bassa percentuale di emissioni di gas serra per container trasportato, con emissioni di Co2 del 12% più basse rispetto alle soglie prescritte. MSC Celestino Maresca è dotata di tecnologie innovative che assicurano un’ulteriore riduzione delle emissioni, tra cui un sistema ibrido di depurazione dei gas di scarico (scrubber), un sistema di lubrificazione dello scafo ad aria e sistemi antivegetativi per ridurre il livello di attrito con l’acqua per abbassare i consumi di carburante, inoltre è equipaggiata per poter ricevere l’energia da terra spegnendo i motori durante l’ormeggio” ha spiegato una nota della compagnia svizzera.
Dopo un viaggio iniziato in Estremo Oriente, la nave è stata tenuta a battesimo da Angela Irolla, moglie di Celestino Maresca, storico manager della divisione cargo MSC. “Gioia Tauro è stata scelta come luogo per questo importante evento, a testimonianza del valore e dell’impegno della Compagnia verso l’Italia e lo scalo calabrese. Dal 2019 – anno in cui è stato interamente acquisito da TiL (società terminalistica parte del Gruppo MSC) – sono stati investiti circa 220 milioni di euro in equipment, acquistando 6 grandi gru di banchina, 52 straddle carrier e altri mezzi di sollevamento, provvedendo inoltre alla pavimentazione di 200.000 mq di piazzale. Questi investimenti permetteranno di movimentare 3,5 milioni di Teu nel 2023 assicurando occupazione per 1.260 dipendenti diretti e attivando un indotto di circa 4.000 persone. Già oggi è possibile gestire contemporaneamente 3 Ultra Large Container Vessel da 24.000 Teu. Per questo, nel 2024 arriveranno altre 6 grandi gru di banchina di ultima generazione, 20 mezzi di movimentazione piazzale e saranno realizzate importanti opere civili che contribuiranno al raddoppio della capacità operativa del terminal fino a raggiungere i 7 milioni di Teu entro il 2029”.
Alla cerimonia era presente anche il patron di Msc, Gianluigi Aponte, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.
Una nave intitolata a un suo collaboratore che viene battezzata qui a Gioia Tauro, in Italia, al mezzogiorno. Che emozioni le suscita tutto questo?
“Ma niente, è normalissimo per noi avere una nave nuova, ne abbiamo tante quindi non è una cosa eccezionale. Quello che è eccezionale è di averla dedicata a un nostro collaboratore che purtroppo non c’è più, che ci ha lasciato qualche anno fa e quindi è una cosa un po’ emozionante per noi. Dall’altro lato è anche una bellissima giornata perché intitolare la nave a nome suo ci permetterà di ricordarlo negli anni a venire”.
È ottimista rispetto al problema degli ETS?
“Sono ottimista, il governo italiano sta facendo un grandissimo sforzo su questo problema e spero che riusciremo ad avere un riscontro positivo”.
Se l’Ets dovesse rimanere così com’è il Gruppo Msc continuerà a mantenere i suoi impegni su Gioia Tauro?
“Certo, senz’altro. Noi manteniamo gli impegni su tutto quello che facciamo quindi ovviamente anche su Gioia Tauro”.
Un gigante dei mari che ha anche delle tecnologie per ridurre le emissioni, soprattutto di CO2.
“Si, la nave è molto innovativa e indubbiamente, come qualsiasi nave nuova, ha tutti gli elementi più tecnologici per essere il più green possibile”.
Una nave a basso impatto ecologico è anche una risposta a questa tendenza dell’UE ad avere delle navi che siano meno impattanti?
“Ma si, questo è il nostro dovere e la direzione che ha preso la nostra industria, quella si essere sempre più ecologici. Spingiamo i cantieri a fare del loro meglio e a mano a mano che le navi escono sono sempre più ecologiche”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY