Terminal San Giorgio ha chiuso un anno da record
Il terminal genovese del gruppo Gavio supera i 5 milioni di tonnellate e si appresta a una nuova stagione di investimenti in equipment
Dopo un 2022 sugli scudi, per il Terminal San Giorgio di Genova il 2023 è stato il miglior anno di sempre in termini di volumi.
Nello specifico, nell’anno appena concluso, il terminal genovese controllato dal Gruppo AutospedG (Gruppo Gavio) e in predicato di passare al gruppo Ignazio Messina, ha operato complessivamente oltre 800 navi; la parte del leone l’ha fatta il traffico rotabili/autostrade del mare che si è attestato a circa 2.350.000 metri lineari (+4,4% rispetto all’anno precedente), inoltre, il traffico containers è cresciuto a circa 104.000 Teus (+2,5%), stabili le merci varie che, in ogni caso, anche in conseguenza ad alcune importanti commesse acquisite nell’anno appena concluso nel settore break bulk, hanno tra l’altro consentito a Terminal San Giorgio di essere selezionato – unico terminal italiano – nella rosa dei finalisti del premio internazionale Heavy Lift Awards 2023 in qualità di Terminal Operator of the year.
“Emerge chiaramente da questi dati la natura multipurpose del nostro terminal che, operando differenti tipologie di traffico (e adottando i parametri di conversione convenzionalmente utilizzati per analoghi terminal multipurpose), registra nell’anno volumi complessivi per oltre 500.000 Teu equivalenti, corrispondenti al oltre 5.000.000 di tonnellate equivalenti, numeri questi che danno un quadro ancor più significativo della mole impressionante di volumi di traffico complessivamente sviluppata nell’anno, tanto da annoverare il nostro terminal senz’altro tra quelli con il migliore turnover di merci e il massimo sfruttamento in termini di tonnellate/metro quadro delle aree in concessione o comunque nelle proprie disponibilità” ha evidenziato l’amministratore delegato, Maurizio Anselmo.
Secondo il manager “tra i punti di forza Terminal San Giorgio ha la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti di mercato, adottando strategie commerciali particolarmente lungimiranti e trasferirle efficacemente in ‘operatività di banchina’ grazie a uno staff di 125 dipendenti altamente efficienti e qualificati, oltre ovviamente ai 17.000 avviamenti di personale della Compagnia Portuale annualmente impiegata al terminal. Anche l’equipment in dotazione e così pure le strutture operative sono estremamente flessibili e all’avanguardia per quanto riguarda le dotazioni tecnologiche; tra tutte ricordiamo la recente implementazione del nuovo gate automatizzato, che ha consentito l’ottimizzazione dei flussi di traffico pesante in entrata e in uscita dal terminal e, quindi, di accogliere i crescenti volumi senza impatti negativi sulla viabilità portuale esterna al terminal, decongestionando altresì gli accessi durante i picchi di traffico, investimento questo da circa 3mln di euro”.
Il 2024 sarà caratterizzato dalla continuità gestionale, a partire dagli investimenti per il mantenimento e il potenziamento della produttività della struttura: “Il completamento della riqualificazione della banchina di Ponte Somalia – intervento questo da oltre 5mln di euro complessivi – con abbattimento di vecchi magazzini e rifacimento completo delle pavimentazioni e conseguente revisione e razionalizzazione dell’attuale layout al fine di poter accogliere volumi di traffico incrementali. Sempre durante il 2024 riceveremo in consegna 4 nuovi trattori portuali a potenziamento della flotta tug master 4×4 che già oggi conta oltre 20 unità prevalentemente dedicate al traffico Rotabili/Autostrade del Mare ma con notevoli caratteristiche di polivalenza (traino rotabili standard e carichi eccezionali su roll-trailer platform). A completamento di un order book particolarmente impegnativo, nel 2024 prevediamo inoltre di acquisire 2 ulteriori semoventi reach stacker di ultima generazione, con capacità di sollevamento fino a 46 tonnellate, prevalentemente per la movimentazione containers; il tutto per un complessivo investimento in equipment per oltre 1,5 mln di euro. Insomma, l’anno appena iniziato si presenta molto impegnativo per tutti noi ma anche decisamente challenging per le prospettive della nostra azienda”.
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