Peggiorano le performance della bandiera italiana
Il tricolore nel 2023 ha perso il Qualship21 della Guardia Costiera Usa ed è così uscito dall’olimpo celebrato dalla classifica dell’International Chamber of Shipping
Anche quella italiana è fra le bandiere che, rispetto al report dello scorso anno, non hanno più ottenuto il massimo punteggio nella classifica redatta annualmente dall’International Chamber of Shipping.
Malgrado infatti la nota dell’Ics di accompagnamento al rapporto 2023/2024 dello Shipping Industry Flag State Performance sottolinei “la continua performance positiva della stragrande maggioranza degli Stati di bandiera che sono responsabili della sicurezza e delle prestazioni ambientali delle navi mercantili del mondo”, in realtà dall’olimpo delle bandiere oltre all’Italia sono usciti anche Bahamas, Francia, Germania, Olanda e Isola di Man.
L’unica novità in entrata in una lista che quindi si è accorciata è quella del Portogallo: Bermuda, Cayman Island, Danimarca, Grecia, Giappone, Hong Kong, Liberia, Lussemburgo, Malta, Marshall Islands, Norvegia, Portogallo, Singapore, Regno Unito. Questi sono i soli stati di bandiera ad aver ottenuto la valutazione di performance positiva in tutti e 19 gli indicatori presi in considerazione dall’Ics, che riguardano i risultati nei vari sistemi di Port State Control, la ratifica delle convenzioni internazionali, l’applicazione del Codice Imo alle norme sul ricorso agli Organismi Riconosciuti per la certificazione, l’età della flotta, aggiornamento delle comunicazioni ad Imo e Ilo, partecipazione alle riunioni Imo, effettuazione degli audit sull’effettivo rispetto delle convenzioni Imo.
Rispetto allo scorso anno la bandiera italiana non ha potuto esser presa in considerazione per il programma Qualship 21 della Guardia Costiera statunitense (per numero non sufficiente di approdi negli ultimi tre anni) e, inoltre, ha incassato una performance negativa nel “Uscg Target List”, il sistema di Port State Control statunitense.
La nota Ics ha evidenziato come la classifica “intenda incoraggiare gli armatori a mantenere il dialogo con i loro Stati di bandiera e contribuire a facilitare eventuali miglioramenti necessari nell’interesse della sicurezza, della tutela dell’ambiente e di condizioni di lavoro dignitose. Nella versione 2023/2024, diversi Stati di bandiera (tra cui Togo, Algeria e Comore) continuano a registrare un gran numero di indicatori di prestazione negativi, evidenziando la necessità di incoraggiare gli armatori e gli operatori a esaminare se uno Stato di bandiera disponga di affidabilità sufficiente prima di utilizzarne il vessillo. In positivo, un certo numero di Stati di bandiera più piccoli, tra cui Costa Rica, Egitto, Messico e Tailandia, mostrano un aumento del numero di indicatori di prestazione positivi rispetto al 2022/2023”.
Secondo l’Ics, infine, “Quest’anno si sono osservati miglioramenti complessivi nella partecipazione dello Stato di bandiera alle riunioni dell’Organizzazione marittima internazionale, nonché nell’utilizzo di Organizzazioni Riconosciute efficienti e autorizzate dalle amministrazioni dello Stato di bandiera”.
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