Panama non riduce ulteriormente l’accesso delle navi nel canale
Le piogge di fine 2023 hanno dato un po’ di respiro: se la stagione delle precipitazioni, a maggio, manterrà le aspettative si potrà tornare a 36 navi al giorno
L’Autorità del Canale di Panama, in un’intervista a Reuters della vice amministratrice Ilya Espino, ha reso noto di non vedere la necessità di ulteriori restrizioni al transito delle navi almeno fino ad aprile, quando si valuteranno i livelli dell’acqua alla fine della stagione secca.
Una grave siccità lo scorso anno ha costretto il canale a ridurre il numero di navi autorizzate a passare ogni giorno. Le piogge dell’ultimo trimestre dell’anno hanno però consentito di sospendere a dicembre ulteriori restrizioni che erano state preventivate per gennaio.
Negli ultimi mesi, gli attacchi alle navi nel Mar Rosso hanno spinto molti armatori a intraprendere rotte più lunghe da e per l’Asia, aumentando la domanda di transito attraverso Panama. Espino ha quindi annunciato che “almeno fino ad aprile manterremo 24 transiti autorizzati al giorno”. Se le piogge arriveranno a maggio come previsto, il canale prevede di aumentare progressivamente gli slot giornalieri, con l’obiettivo di tornare a circa 36 navi al giorno, il numero normale durante la stagione delle piogge. Se le piogge sono inferiori alle aspettative, l’autorità potrebbe applicare ulteriori restrizioni al passaggio giornaliero o al pescaggio.
“Se a maggio non dovessero iniziare le piogge, valuteremo nuovamente se tagliare il transito di una o due navi al giorno, oppure ridurre il pescaggio massimo delle navi a 43 piedi (13,1 metri)” ha aggiunto Espino. L’Autorità sta inoltre monitorando l’evaporazione nei serbatoi d’acqua durante la stagione secca. Il canale attualmente consente l’accesso a navi con un pescaggio massimo di 44 piedi (13,4 metri). L’Autorità del Canale di Panama ha evitato di tagliare questa cifra perché costringerebbe molte navi a ridurre i loro carichi, rendendo il trasporto di alcuni prodotti non redditizio.
Le navi portacontainer hanno la priorità nel passaggio attraverso Panama, sicché le restrizioni al transito dallo scorso anno hanno colpito altre categorie, in particolare le navi portarinfuse. La necessità di preservare i livelli dell’acqua nei serbatoi che alimentano il canale ha impedito a quest’ultimo di assorbire la crescente domanda emergente dalla crisi in Mar Rosso: “A causa dei problemi sul Mar Rosso, molte compagnie costrette a prendere rotte alternative hanno provato a ricorrere a Panama, ma non è stato possibile” ha detto, aggiungendo che le navi portarinfuse sono state le più colpite.
Espino ha affermato che l’aumento della domanda di gas naturale liquefatto (Gnl) statunitense in Europa ha ridotto la necessità per le navi Gnl di passare attraverso Panama dal 2022, ma tale situazione potrebbe cambiare se gli esportatori statunitensi avessero incentivi sui prezzi per spedire in Asia.
A causa delle restrizioni al transito, l’Autorità del Canale di Panama ha previsto una riduzione fino a 700 milioni di dollari nelle entrate da pedaggio per l’anno fiscale in corso che termina a settembre. Nel 2024, il canale potrebbe perdere un totale di 1.500 navi che lo attraverserebbero in condizioni normali, ha affermato Espino.
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