Gli occhi di Msc su Mvn Industrial Solutions (alle prese però con un’azione legale di Bcube)
Il gruppo di Aponte in due diligence per acquisire la società di spedizioni e trasporti contro la quale è stata avviata una richiesta di risarcimento danni da 48,5 milioni di euro
Dopo le notizie emerse sull’interesse di Msc per lo stabilimento Wärtsilä di Trieste (da convertire alla costruzione di carri ferroviari per il trasporto merci) e sull’imminente ingresso nel capitale del retroporto di Rivalta Scrivia (nella società Rail Hub Europa controllata dal Gruppo Gavio), a SHIPPING ITALY risulta che l’armatore Gianluigi Aponte ha messo gli occhi anche sulla società italiana di logistica e trasporti Mvn Industrial Solutions.
Dal quartier generale di Ginevra come sempre bocche cucite ma fonti vicine al gruppo fanno sapere che effettivamente una due diligence è in corso e dunque non è escluso che nel prossimo futuro questa attenzione possa a tutti gli effetti tradursi in un’acquisizione.
Mvn Srl è una società che “implementa e gestisce supply chain complesse, altamente specializzata settorialmente e dotata di asset strategici, nonché di risorse finanziarie, tecniche e tecnologiche”. Il suo mestiere è quello di gestire per grossi gruppi industriali spedizioni, movimentazioni e trasporti (spesso eccezionali) di impianti e macchinari in giro per il mondo. Uno dei suoi più grandi clienti è diventato recentemente Baker Hughes a seguito dell’aggiudicazione di una gara che prevedeva un accordo della durata di 8 (+4) anni e del valore di circa 50/60 milioni di euro annui per gestire in outsourcing la logistica merci a supporto delle attività degli stabilimenti di Massa, Avenza, Firenze, Bari e Vibo Valentia. Più precisamente questo appalto è stato vinto dal consorzio d’imprese G4 costituito ad hoc da Mvn Srl con Medlog Italia Srl (società del gruppo Msc), Fagioli Spa e Fratelli Foppiani Srl. L’assegnazione della gara prevedeva anche la creazione, da parte di G4, “di un nuovo polo logistico in prossimità dell’interporto toscano Amerigo Vespucci, presso il porto di Livorno, con stabilimento dedicato, all’avanguardia da un punto di vista di innovazione, sostenibilità e sicurezza”. Proprio nei giorni scorsi è stato firmato un protocollo di intesa per la realizzazione del complesso logistico-industriale a Crespina Lorenzana, in provincia di Pisa.
Mvn Srl è controllata al 100% da Logistics Project Italia Srl, società che fa capo per il 31,5% ciascuno a Claudio Gervasoni ed Enrico Bazzi (rispettivamente amministratore delegato e presidente di Mvn), Pier Luigi Berlucchi (14%), Monte Paschi Fiduciaria Spa (9%), Marco Forasani Torresani (5%), Stefano Sandrini (2%) e Alina Georgiana Irimescu Negru (2%).
Mvn Industrial Solutions, proprio grazie all’importante contratto siglato con Baker Hughes, ha visto nel 2022 i ricavi salire a 20,5 milioni di euro (da 8,1 milioni del 2021), l’Ebitda è salito a 1,9 milioni (da 970 mila euro) e l’utile netto è raddoppiato da 609 mila a 1,2 milioni di euro.
Rischia però di “rovinare la festa” all’azienda con sede a Milano (ed eventualmente a Msc se dovesse diventarne l’acquirente) l’azione legale avviata da Bcube presso il Tribunale di Milano nella quale, in estrema sintesi, il gruppo piemontese chiede a Enrico Bazzi, Claudio Gervasoni, Mvn e G4 Scarl un risarcimento danni di 48,5 milioni di euro per illecita acquisizione di clienti, violazione del segreto aziendale di Bcube, concorrenza sleale e sottrazione di know how.
L’azione promossa nasce proprio dal fatto che il maxi appalto per la logistica di Baker Hughes fino a un paio d’anni fa era gestito da Bcube, la quale ora contesta a Mvn e ai suoi due top manager e azionisti di controllo (entrambe lavoratori di Bcube fino all’estate del 2020) che tutti, o quasi, i clienti acquisiti nel suo primo anno di attività sono (ex) clienti della stessa azienda dove operavano.
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