Fermata a Vado Ligure per Psc un’altra nave: questa volta tocca alla CS Best
Al termine della verifica sono state accertate diverse irregolarità, di cui alcune particolarmente gravi e riferite ai sistemi di emergenza in caso di abbandono della nave da parte dell’equipaggio, al sistema di estinzione degli incendi nella sala macchina nonché problematiche inerenti il funzionamento della ‘scatola nera’
La Capitaneria di Porto di Savona ha fatto sapere che è stata sottoposta a fermo amministrativo una seconda nave da carico nel corrente mese di febbraio in porto a Vado Ligure.
“La nave di circa 14 mila tonnellate di stazza che trasportava merce refrigerata e battente bandiera Singapore, in servizio dal 2006, è stata fermata a seguito di un’approfondita ispezione da parte di un team di ispettori qualificati della Capitaneria di porto (c.d.ispettori Port State Control), operanti nell’ambito del Memorandum di Parigi del 1982 sul controllo dello Stato di approdo, il quale prevede appunto approfonditi controlli tecnico-operativi a bordo delle navi che scalano i porti europei, quali appunto quello di Savona e Vado Ligure” si legge in una nota che non rivela il nome della nave coinvolta (l’identikit lascia però pochi dubbi sul fatto che si tratti della CS Best).
“La nave, gestita da una società con sede nelle Filippine, nel corso delle precedenti ispezioni Port State Control aveva già palesato alcune problematiche e nel sistema informativo di monitoraggio e controllo europeo (sistema Thetis), l’unità risultava tra quelle da sottoporre prioritariamente a ispezione” aggiunge l’autorità marittima, spiegando che “al termine della verifica, sono state accertate diverse irregolarità, di cui alcune particolarmente gravi e riferite ai sistemi di emergenza in caso di abbandono della nave da parte dell’equipaggio, al sistema di estinzione degli incendi nella sala macchina nonché problematiche inerenti il funzionamento della ‘scatola nera’ della nave (il cosiddetto Voyage Data Record ) necessario nei casi in cui la nave fosse coinvolta in un sinistro marittimo”.
Tutto ciò ha portato al fermo amministrativo della nave. Prima di ripartire dal porto di Vado, pertanto, oltre a dover eseguire le riparazioni del caso e rettificare tutte le criticità rilevate, la nave dovrà altresì essere sottoposta a un’attenta verifica da parte delle autorità della propria bandiera e del registro di classificazione.
“Grazie alla ormai consolidata esperienza e perseveranza del nostro personale ispettivo, unitamente agli efficaci strumenti unionali in materia di ispezioni sulle navi che scalano i nostri porti” sottolinea il Comandante del porto e Capo del Compartimento marittimo di Savona, “abbiamo sottoposto a fermo un’altra nave obbligandola a rettificare tutte le irregolarità prima della partenza, e a garantire nel contempo al suo equipaggio, composto da professionisti che svolgono il difficile e complicato lavoro del marittimo, migliori condizioni di vita e di sicurezza sul lavoro, conformemente a quanto prevedono le regole dettate dalle Convenzioni internazionali in ordine al benessere del personale di bordo ed alla sicurezza della nave stessa”.
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