Domicolo (Arkas Italia): “Con gli Stati Uniti diversifichiamo la nostra offerta al mercato”
Il numero uno della compagnia di navigazione turca in Italia illustra le ultime novità e le opportunità che si aprono con la partecipazione alla linea intercontinentale con il Nord America
Genova – Con lo sbarco della casa madre (annunciato lo scorso 13 febbraio) sul trade fra Mediterraneo e Nord America, anche per Arkas Italia si aprono nuove prospettive interessanti intercontinentali. Al mercato italiano è stato infatti riservato dalla shipping company turca uno preciso spazio in termini di container per il trasporto di merce containerizzata da e per i porti di New York, Norfolk e Savannah.
A spiegarlo a SHIPPING ITALY è Eugenio Domicolo, direttore generale di Arkas Italia: “Abbiamo come Arkas Italia un allotment di circa 100 Teu a settimana che mettiamo a disposizione dei nostri caricatori in Mediterraneo con cui abbiamo un rapporto consolidato negli anni. La scelta di entrare a far parte di una linea con l’America arriva dopo un lungo periodo di analisi delle opportunità e personalmente credo sia stata la scelta giusta per diversificare l’offerta rispetto al core business tradizionale rappresentato dalle rotte intra-Mediterraneo”.
Un mercato, quello del Nord Africa e del Sud Europa, dove è crescente la penetrazione anche dei global carrier e per riflesso chi non vuole rimanere schiacciato deve evolvere dimensionalmente e diversificare geograficamente.
Questo è ciò che sta cercando di fare Arkas che sul trade Mediterraneo – Stati Uniti ha deciso di entrare, impiegando inizialmente una nave, con un approccio non speculativo ma di lungo termine sfruttando il fatto che “Turchia e Italia – aggiunge Domicolo – hanno grossi volumi di spedizioni verso il Nord America. Trasportiamo soprattutto foodstuff, macchinari, piastrelle ma anche molto altro”.
Il vertice di Arkas Italia traccia in questa occasione anche un bilancio dell’attività e dei risultati raggiunti nel corso del 2023 “con circa 70mila Teu trasportati via mare, di cui circa 45mila in export e 25mila in import. La Turchia rimane il mercato di riferimento per le spedizioni con l’Italia ma sta crescendo progressivamente il peso del Nord Africa grazie all’Algeria oltre a Marocco ed Egitto”. Dalla scorsa estate ha ripreso con vigore anche il business fra Italia e West Africa.
Domicolo racconta con orgoglio e soddisfazione anche il fatto che Arkas da un paio d’anni cerca di fare la sua parte in materia di sostenibilità e intermodalità grazie a circa 18mila trasporti terrestri di container organizzati ogni anno soprattutto in Nord Italia. “Dal 2022, quando si sentiva in maniera forte la carenza di autisti per i trasporti stradali, abbiamo iniziato a puntare sull’intermodale acquistando una traccia ferroviaria tra il porto di Genova e Milano Segrate che dall’anno scorso abbiamo ulteriormente potenziato” sottolinea il vertice di Arkas Italia, azienda che in Italia occupa 55 persone (di cui una decina a Napoli).
I porti scalati dalle navi della compagnia di navigazione turca lungo lo Stivale sono Vado Ligure, Genova (Terminal San Giorgio, Genoa Port Terminal e Imt – Terminal), La Spezia, Marina di Carrara, Livorno e Salerno.
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