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Livorno primo porto con i rimorchiatori a servizio ridotto per il Covid (AGGIORNATO)
Come avevano lasciato chiaramente intendere i sindacati dei lavoratori, che contro questa misura avevano protestato, il porto di Livorno è il primo in Italia nel quale il concessionario del servizio di rimorchio (Fratelli Neri) ha ottenuto dalla locale Capitaneria l’autorizzazione a ridurre i mezzi a disposizione per effetto della diminuzione del traffico marittimo conseguente all’emergenza […]
Come avevano lasciato chiaramente intendere i sindacati dei lavoratori, che contro questa misura avevano protestato, il porto di Livorno è il primo in Italia nel quale il concessionario del servizio di rimorchio (Fratelli Neri) ha ottenuto dalla locale Capitaneria l’autorizzazione a ridurre i mezzi a disposizione per effetto della diminuzione del traffico marittimo conseguente all’emergenza Covid.
La conferma arriva ora da un’ordinanza dalla Capitaneria di porto di Livorno che spiega come “il servizio di rimorchio è temporaneamente riorganizzato secondo la seguente modalità di offerta: n.4 rimorchiatori in servizio diurno dalle ore 6 alle 18 e n.2 rimorchiatori in servizio notturno dalle h.18 alle ore 6”. In ogni caso il concessionario è tenuto a ripristinare le normali condizioni di offerta a semplice richiesta della Capitaneria e le tariffe rimangono immutate.
La riorganizzazione al ribasso concessa con questa ordinanza ha effetto per tutto il mese di giugno e di luglio.
I sindacati confederali dei lavoratori marittimi hanno appena spedito a Federimorchiatori e Assorimorchiatori una richiesta d’incontro dalla quale si apprende che Livorno non sarà un caso isolato. “Pur avendo richiesto al Mit la sospensione della suddetta circolare – è scritto – e considerando quanto già precedentemente concordato con le organizzazioni sindacali territoriali relativamente al ricorso al fondo di solidarietà Solimare, rileviamo che varie società hanno fatto ricorso, attraverso le ordinanze delle singole Capitanerie di porto, alla riorganizzazione dei servizi di rimorchio incidendo ulteriormente in maniera negativa sulle condizioni salariali dei lavoratori”.