Nel 2023 scambi globali di merci in calo del 5%
Il 2024, secondo le ultime stime di Unctad, si sta tuttavia aprendo con una lieve crescita, nonostante le incertezze e a dispetto delle stime più fosche di qualche mese fa
La contrazione degli scambi commerciali globali stimata per il 2023 si è dimostrata a conti fatti meno pesante del previsto, grazie al buon andamento del quarto trimestre, e sarà anzi seguita nel 2024 da una timida crescita.
Quanto al 2024, i ‘nowcast’ (previsioni ‘istantanee’, aggiornate di settimana in settimana), per il primo trimestre dell’anno prevedono un aumento dello 0,7% (rispetto al trimestre precedente) per gli scambi di merci in volume e del 2,7% in valore. L’agenzia fornisce già anche una prima indicazione sull’andamento del secondo trimestre dell’anno, per il quale ipotizza un aumento dello 0,78% (in relazione ai primi tre mesi dell’anno) degli scambi di beni in volume e dell’1,62% in valore.
Guardando a queste tendenze sotto il profilo merceologico, il declino del 2023, rileva Unctad, ha interessato gli scambi di tutti i settori, “a eccezione di quello farmaceutico, degli impianti per il trasporto, degli autoveicoli”. In particolare quest’ultimo ha registrato una forte crescita legata agli acquisti di auto elettriche. Tra i comparti in cui invece gli scambi si sono contratti in una misura superiore al 10%, l’Unctad elenca “abbigliamento, prodotti chimici, metalli, materiale per ufficio e tessili”. Per quasi tutti, l’ultimo trimestre del 2024 si è però chiuso con un rimbalzo o una frenata del calo, a eccezione del settore dell’abbigliamento, per il quale questo è invece aumentato.
F.M.