A Gioia Tauro una nuova impresa portuale e una fumata grigia per l’articolo 17
I terminalisti continuano a traccheggiare, mentre in porto arriva un nuovo articolo 16. Ma a salvare l’agenzia del lavoro locale (e quella di Taranto) potrebbe essere un emendamento
Imbastita da anni dalla locale Autorità di sistema portuale, la creazione di un’impresa fornitrice di manodopera temporanea (ex art.17) nel porto di Gioia Tauro al momento continua a restare una chimera.
A frenare la nascita del nuovo soggetto, che dovrebbe ‘assorbire’ i 77 lavoratori rimasti nei registri dell’Agenzia per il transhipment creata nel 2016, con interventi dello Stato, nell’ambito degli interventi di supporto ai porti di trasbordo container in crisi (analoga realtà nacque a Taranto e simile a Cagliari), sono le riserve dei terminalisti locali, Mct (Msc) e Automar (Grimaldi), chiamati a sottoscriverne il capitale insieme all’Adsp: “Il terminal auto non vuole partecipare, ma ha assunto 26 persone provenienti dall’Agenzia e ne starebbe valutando un’ulteriore quindicina. Per quanto riguarda Medcenter Container Terminal, ci sono problemi sia per quel che riguarda le qualifiche e specializzazioni dei lavoratori rimasti sia per la tariffa ipotizzata – ci stiamo ancora lavorando – per il nuovo articolo 17” ha spiegato Andrea Agostinelli.
Il presidente dell’Adsp calabrese ha rivendicato anche il lavoro svolto – “l’Agenzia ha funzionato, basti pensare che nel 2023 65 dei 77 lavoratori hanno prestato oltre 9.000 giornate di lavoro” – spiegando che per tentare di trovare una soluzione a giorni incontrerà il viceministro alle Infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi. A rendere pressante la problematica è il fatto che, mentre a Taranto l’Agenzia è già arrivata a scadenza, a Gioia Tauro vi arriverà a fine mese. È probabilmente anche in vista di ciò che un nuovo articolo 16, la campana Schira Trasporti, si è affacciata nello scalo, ottenendo dall’Adsp la relativa autorizzazione.
Agostinelli però non dispera che la situazione possa essere congelata ancora per un po’, per via per così dire legislativa. Alla Camera, infatti, nei giorni scorsi è stato presentato dal deputato di Fratelli d’Italia Dario Iaia un emendamento al Disegno di legge contenente “disposizioni in materia di lavoro” con cui la vita delle Agenzie dei porti di transhipment verrebbe prorogata fino a fine anno, a fronte dell’ulteriore stanziamento di 6,2 milioni di euro da parte dello Stato. Da vedere, tuttavia, che i tempi di approvazione del provvedimento siano sufficientemente celeri.
A.M.
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