Finanziamenti navali: per Confitarma dall’Europa una buona e una cattiva notizia
Accolta con favore l’approvazione del nuovo Regolamento Basilea III mentre urgono interventi in tema di tassonomia per modificare la previsione che penalizza le navi dedicate al trasporto di prodotti fossili
Confitarma plaude al Nuovo Regolamento di Basilea (Basilea III Plus) sulle regole bancarie.
La Confederazione italiana armatori ha infatti evidenziato con soddisfazione che a fine aprile il Parlamento Europeo in seduta plenaria ha approvato il nuovo testo del Regolamento di Basilea che contiene molti aspetti positivi per il finanziamento navale. “In particolare – si legge in una nota a cura di Fabrizio Vettosi – attraverso le norme temporanee, è stato finalmente riconosciuto l’effetto mitigante sul rischio di credito derivato dall’ipoteca navale. Infatti, attraverso l’art. 501bis, è stata apportata un’integrazione all’art. 122a, identificando, nell’ambito della categoria dello Specialised Lending, in cui ricade il finanziamento allo shipping, la definizione di High Quality Exposures che consente alle banche un minor assorbimento patrimoniale (dal 100% all’80%) nella ponderazione del rischio con il conseguente miglioramento della capacità di erogare credito e con migliori condizioni”.
Nella stessa occasione si è tenuta una riunione del Gruppo di Lavoro Tassonomia che, oltre che le novità in tema di Basilea III Plus, ha avuto per oggetto una sintesi degli atti delegati relativi alla Tassonomia, con particolare riguardo ai nuovi criteri di vaglio tecnico che saranno applicati post-2025, ribadendo tuttavia la forte preoccupazione circa il criterio che prevede che “la nave non deve essere dedicata al trasporto di prodotti fossili”.
Confitarma sottolinea a questo proposito che “tale requisito, soprattutto nella fase attuale di transizione, rischia di rendere impossibile un giudizio positivo di ‘tassonomicità’ della nave e, quindi, di impedire l’accesso a molti programmi di finanziamento, inclusi quelli previsti dal Pnrr e Fondo Complementare. Si rende pertanto necessaria – aggiunge l’associazione confindustriale degli armatori – un’opportuna interlocuzione con il Mef e il Mit affinché sia data un’interpretazione flessibile al suddetto criterio”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY
Il prossimo 14 giugno a Genova la prima edizione di “Mare, Finanza e Assicurazioni”