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I porti di Taranto e Brindisi si candidano a ospitare i nuovi cantieri navali per l’eolico offshore
L’Adsp pugliese presieduta da Sergio Prete ha fatto sapere che risponderà in sinergia con quella di Brindisi all’avviso pubblico del Ministero dell’Ambiente
I porti di Taranto e di Brindisi si candidano per ospitare uno dei nuovi cantieri navali destinati alla produzione di macchinari e attrezzature destinati alla realizzazione di nuovi parchi eolici offshore.
Ad annunciarlo è stata l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio che ha comunicato come il proprio Comitato di gestione si è appositamente riunito in seduta straordinaria nel pomeriggio del 3 maggio per discutere in merito alla presentazione di una manifestazione di interesse per la individuazione di aree demaniali marittime con relativi specchi acquei esterni alle difese foranee da destinare alla realizzazione di infrastrutture idonee a garantire lo sviluppo degli investimenti del settore della cantieristica navale per la produzione, l’assemblaggio e il varo di piattaforme galleggianti e delle infrastrutture elettriche funzionali allo sviluppo della cantieristica navale per la produzione di energia eolica in mare.
L’Adsp pugliese ricorda in una nota che l’avviso pubblico emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il 18 Aprile scorso invita le port authority italiane “a candidarsi al fine di raggiungere gli obiettivi di transizione energetica per promuovere lo sviluppo della tecnologia eolica offshore nei porti di competenza, favorire lo sviluppo di un’economia più sostenibile e promuovere l’innovazione nel settore marittimo”.
L’Adsp presieduta da Sergio Prete ha fatto sapere che presenterà “una candidatura congiunta con l’Adsp del Mar Adriatico Meridionale per i porti di Taranto e Brindisi con il coordinamento della Regione Puglia con cui sono già in corso le valutazioni tecniche e amministrative”.
Nel corso della riunione il presidente “ha illustrato – si legge nella comunicazione – le aree e i relativi specchi acquei individuati, grazie al fattivo supporto del locale Comando della Capitaneria di Porto, quali ambiti idonei da candidare in base ai requisiti ed alle caratteristiche tecniche previste dall’avviso pubblico e i componenti del Comitato di Gestione hanno espresso il proprio parere favorevole all’unanimità rispetto a una iniziativa che va nella direzione della valorizzazione delle risorse di cui lo scalo ionico dispone per aspirare allo status di hub energetico nell’area del Mediterraneo”.
L’avviso pubblico del Ministero dell’ambiente è finalizzato ad acquisire “manifestazioni di interesse per l’individuazione, in porti rientranti nelle Autorità di sistema portuale o in aree portuali limitrofe ad aree nelle quali sia in corso l’eliminazione graduale dell’uso del carbone, di aree demaniali marittime da destinare alla realizzazione di infrastrutture per la produzione, l’assemblaggio e il varo di piattaforme galleggianti e delle infrastrutture elettriche funzionali allo sviluppo della cantieristica navale per la produzione di energia eolica in mare”.
La scadenza è fissata al 18 maggio prossimo. Oltre a Taranto e Brindisi gli altri porti maggiormente interessati da questa opportunità sono Civitavecchia e Augusta.
Pubblicato dal Mase l’avviso rivolto ai porti che vogliono i nuovi cantieri per l’eolico offshore