Messina chiede il risarcimento dei danni pagati per la torre piloti di Genova
Otto milioni e 822mila euro: è la cifra che la compagnia Messina chiede al ministero dei Trasporti, alla Capitaneria e all’Autorità Portuale come rimborso per i risarcimenti pagati dalla compagnia stessa per il crollo della Torre Piloti nel 2013. Lo ha rivelato l’edizione Genovese di Repubblica. Ignazio Messina Spa ha infatti citato in giudizio il […]
Otto milioni e 822mila euro: è la cifra che la compagnia Messina chiede al ministero dei Trasporti, alla Capitaneria e all’Autorità Portuale come rimborso per i risarcimenti pagati dalla compagnia stessa per il crollo della Torre Piloti nel 2013. Lo ha rivelato l’edizione Genovese di Repubblica.
Ignazio Messina Spa ha infatti citato in giudizio il ministero e gli enti per poco meno di 9 milioni di euro, dopo aver pagato ai parenti delle vittime 19 milioni di euro: si attende questo mercoledì il prosieguo del processo. La tesi sostenuta è che Mit, Capitaneria e port authority siano corresponsabili per il crollo della torre e soprattutto per i difetti nel posizionamento della costruzione.
Intanto l’Autorità Portuale, come riportato da Repubblica, ha mandato proprio in queste ore 12 lettere di messa in mora agli imputati del processo bis, quello che indaga le responsabilità di chi scelse di costruire la torre in quella posizione senza le dovute protezioni posizionandola a filo della banchina. Nel testo si legge che in caso l’autorità fosse condannata, l’ente si rivarrà nei loro confronti.
Le lettere, firmate dal presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar ligure occidentale Paolo Emilio Signorini, hanno raggiunto personalità come Fabio Capocaccia, l’ex ammiraglio Felice Angrisano, ex funzionari del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
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