Moby e Cin aprono la strada del concordato preventivo
“I consigli di amministrazione di Moby SpA e CIN SpA hanno deliberato oggi di presentare istanza di prenotativa ai sensi dell’art. 161 sesto comma l.f. per le due società”. Con queste parole le due società del gruppo Onorato Armatori hanno reso noto di aver depositato in tribunale la domanda propedeutica all’apertura del concordato preventivo. “Questa […]
“I consigli di amministrazione di Moby SpA e CIN SpA hanno deliberato oggi di presentare istanza di prenotativa ai sensi dell’art. 161 sesto comma l.f. per le due società”. Con queste parole le due società del gruppo Onorato Armatori hanno reso noto di aver depositato in tribunale la domanda propedeutica all’apertura del concordato preventivo.
“Questa scelta ha l’obiettivo di consentire alle società di continuare le trattative con i propri creditori per il raggiungimento di un accordo di ristrutturazione sotto la supervisione e la protezione del tribunale di Milano, tutelare la continuità aziendale e garantire la normale operatività delle rotte per i clienti, i dipendenti e l’indotto” prosegue la nota.
Il Gruppo Moby confida infatti di “raggiungere, entro i termini previsti dalla legge un accordo con i propri creditori equo, di comune soddisfazione e idoneo a garantire il superamento delle attuali difficoltà, continuando il rilancio del gruppo già intrapreso, nell’interesse di tutti gli stakeholders. Questo percorso si baserà su una situazione di gruppo che presenta validi fondamentali economici, come dimostrato dai trend ampiamente positivi registrati lo scorso anno”.
L’operatività delle società del gruppo e il servizio ai viaggiatori e alle merci non subiranno conseguenze dal percorso intrapreso e saranno semmai garantiti dalla procedura la cui finalità principale è quella di salvaguardare la continuità aziendale nell’interesse di finanziatori, clienti, fornitori e dipendenti.
Il piano di sviluppo, predisposto con l’assistenza di PricewaterhouseCoopers Advisory SpA e Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners PwC, prevede inoltre di “consolidare un equilibrio economico in tempi brevi e sarà presentato nei prossimi giorni ai creditori, con i quali è stato avviato un dialogo costruttivo”.
Le società del gruppo Onorato Armatori precisano infine che, “alla luce dei recenti sviluppi e dell’imminente deposito dell’istanza di prenotativa ai sensi dell’art. 161 sesto comma l.f., l’odierna assemblea degli azionisti non sarà chiamata a deliberare l’approvazione del bilancio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2019”.
Il post pubblicato poco fa da Vincenzo Onorato su Facebook:
Mia Gente sul mare e sulla terra ferma,
a Settembre dello scorso anno abbiamo superato insieme l’attacco della finanza speculativa. Noi siamo 5800 italiani la prima realtà italiana sul mare, l’ultimo baluardo di occupazione per i marittimi del nostro paese. Tutto ciò aggravato dal Coronavirus che ha creato disoccupazione per i marittimi del settore croceristico in maniera drammatica ed anche e non poco, nel settore merci. La finanza è speculazione, gente che fa soldi sulla pelle degli altri, in questo caso vorrebbero, ma mai l’avranno, la nostra.
Abbiamo superato la crisi del Coronavirus, siamo vivi e forti!
Forse l’unica Compagnia che produce ancora ricchezza ed occupazione in un quadro dei collegamenti marittimi mondiali devastante. Per prevenire altri attacchi e non compromettere la stagione sono ricorso ad una procedura che obbliga la finanza a dialogare con noi.
Non fatevi fuorviare da informazioni che sono soltanto speculazioni strumentali finalizzate a creare a Noi problemi nel momento in cui il lavoro è ripreso.
Siamo forti ed io con Voi continuo a lottare. La nostra forza non sono le navi, le proprietà su cui questa gente ha messo gli avidi occhi. La nostra forza è il lavoro che noi produciamo Insieme con il nostro comune impegno e comune determinazione.
Siate orgogliosi di questo!
Stiamo lavorando e, dopo il Coronavirus abbiamo ripreso a produrre alla grande.
Io sono con Voi e ci sarò per sempre.
Un abbraccio
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