Sulla gara per la continuità marittima con l’arcipelago toscano la Regione sembra pronta al dietrofront
L’ente starebbe valutando la gara unica come auspicato da Toremar, ma serve l’ok di Art che non arriverà prima di settembre per cui potrebbe arrivare una proroga. Sciopero al momento confermato
A tre giorni da uno sciopero domenicale che, in piena alta stagione, si preannuncia sanguinoso per i collegamenti fra le isole dell’arcipelago toscano, la Regione pare in un cul de sac.
La vicenda prende le mosse dalla riorganizzazione – causa scadenza alla fine dell’anno scorso – del servizio regionale di collegamento con le isole dell’arcipelago. Previ indagine di mercato e passaggio con l’Autorità di regolazione dei trasporti, la Regione s’è orientata su una modifica radicale dell’assetto vigente, che prevede un contratto di servizio con un unico fornitore, Toremar (gruppo Moby), per tutte le rotte.
L’idea della Regione Toscana perseguita negli ultimi mesi è quella di scorporare dal contratto la linea Piombino-Portoferraio, ritenuta abbastanza profittevole per non sovvenzionarla, limitandosi a imporre obblighi di servizio pubblico orizzontali (in sostanza chiedendo o imponendo alle compagnie interessate una suddivisione degli slot che le soddisfi e l’impegno a garantirne l’effettuazione). Per gli altri collegamenti si procederà con un contratto sul modello di quello esistente, ovviamente più leggero per le casse pubbliche, sgravate dall’onere di coprire la tratta più importante.
Il problema è che l’incumbent ha esplicitamente dichiarato che a tali condizioni parteciperà solo alla procedura per la Piombino-Portoferraio, come le compagnie che già oggi vi operano in regime di concorrenza, che difficilmente potranno essere interessate e attrezzate al contratto di servizio per i collegamenti secondari. Uno scenario che ha ovviamente messo in allerta i lavoratori di Toremar, fino allo sciopero programmato per domenica prossima.
Nei giorni scorsi le rappresentanze locali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno incontrato l’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli, ma, come detto, l’impressione è che la Regione sia in un vicolo cieco. “L’assessore ci ha ventilato la retromarcia e l’indirizzamento su una gara unica, che comprenda anche la Piombino-Portoferraio, senza più obblighi di servizio pubblico orizzontali” ha riferito Paolo Taccini, coordinatore regionale marittimi della Fit Cisl Toscana: “Ma non è più di un orientamento verbale, anche perché, ha detto Baccelli, occorre verificare preliminarmente la percorribilità della cosa con Art, che prima di settembre non si pronuncerà”.
Sicché lo sciopero al momento resta confermato, “anche perché – ha aggiunto Taccini – l’iniziativa è ovviamente rivolta all’azienda, che non ha al momento mutato posizione”. Con l’ulteriore conseguenza che il protrarsi dell’incertezza fa slittare l’avvio della procedura di riorganizzazione del servizio (quale che sarà), cosa che obbligherà la Regione a negoziare una nuova proroga del contratto con Toremar scaduto a fine 2023.
A.M.
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