Il licenziamento di un delegato sindacale infiamma il Terminal Darsena Toscana a Livorno
Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti minacciano una sciopero a oltranza di tutti i lavoratori dello scalo fino a quando non sarà ritirato quello che considerano un ingiusto provvedimento
Nel porto di Livorno è scoppiato un caso che rischia di incendiare il rapporto fra Terminal Darsena Toscana e lavoratori con conseguente protesta e minaccia di blocco delle attività.
Secondo quanto si legge in una nota firmata da Giuseppe Gucciardo (Filt-Cgil), Dino Keszei (Fit-Cisl) e Gianluca Vianello (Uiltrasporti), Tdt ritengono abbia “ingiustamente licenziato un delegato sindacale della Filt-Cgil. Si tratta di un vero e proprio attacco al mondo del lavoro e del sindacato” aggiungono. Rincarando poi la dose: “Il gruppo Grimaldi, da pochi mesi nuovo proprietario di Tdt, ha gettato la maschera per mostrare il suo vero volto al porto di Livorno e alla città”.
Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti proclamano pertanto per domani, giovedì 1 agosto, due assemblee aperte a tutti i lavoratori del porto per proporre a partire dal 2 agosto uno sciopero a oltranza (modalità e dettagli saranno discussi nel corso degli incontri) di tutti i lavoratori dello scalo fino a che non sarà ritirato l’ingiusto provvedimento. Le due assemblee si terranno entrambe davanti all’ingresso del terminal Tdt con orario 15-17 e 19.30-21.30.
“I lavoratori sono pronti a bloccare il porto, in queste ore stiamo ricevendo numerosi attestati di solidarietà da parte di molti delegati dei principali terminal dello scalo” aggiungono i sindacati. Che poi, nel merito della vicenda spiegano: “Nei giorni scorsi la rsa (lavoratore con mansione di ‘piazzalista’) aveva ricevuto una dura lettera di contestazione disciplinare in cui lo si accusava di aver abbandonato senza permesso la propria postazione lavorativa: stamani è arrivata la notifica del licenziamento per giusta causa. La motivazione addotta da Tdt è però priva di fondamento: ci risulta infatti che il cambio di postazione sia stato autorizzato dal capoturno”. Secondo i rappresentanti dei lavoratori “il sospetto è che si voglia pertanto colpire il delegato sindacale per inviare un segnale preciso a tutti gli altri lavoratori. Non permetteremo queste forme di intimidazione”.
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